da Paola Gualfetti
Il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, l’assessore alla cultura della regione Umbria, Fabrizio Bracco, ed il consigliere provinciale Roberto Bertini hanno ufficialmente aperto questa mattina l’evento artistico “MACEO tra sogno e ironia” a Palazzo Monte Frumentario. Una mostra che, dopo un quarto di secolo, è riuscita a penetrare finalmente l’anima di un eclettico assisano che guardava oltre l’orizzonte dalla sua casa di via Fontebella.
Per questa profondità storica la mostra non è un omaggio rituale, ma un autentico atto di coscienza della città di Assisi di oggi rispetto al suo passato prossimo. Questa visione è stata condivisa sia dal sindaco Ricci che dall’assessore Bracco, i quali hanno insistito sul valore nazionale ed europeo dell’esperienza di Maceo. La Assisi di domani, e l’Umbria di domani, dovranno molto al percorso artistico ed intellettuale disegnato da Maceo nel corso di sessanta anni della sua attività.
Anche l’illustre critico d’arte Bruno Toscano, professore emerito di Storia dell’Arte Moderna Università Roma Tre, presentatore della mostra, ha inquadrato la vicenda del Maestro assisano nella prospettiva che merita nella storia dell’arte, ricongiungendosi ad alcune esperienze artistiche condivise tra Assisi e Spoleto nel corso della seconda metà del novecento, esperienze che lo collocano autorevolmente nell’ambito del movimento pittorico chiarista. Una particolare testimonianza è stata offerta dal prof. Marco Tarquinio,assisano, direttore di Avvenire, che ha saputo ripercorrere alcune fasi della sua formazione professionale alla luce anche della figura di quel Maestro/artigiano che, per tutti gli assisani, è stato Maceo. Soddisfazione e gratitudine è stata espressa dalla figlia, Ginevra Angeli, anche a nome degli altri due curatori della mostra, Maurizio Terzetti e Piermaurizio Della Porta: “Per la prima volta siamo in grado di vedere per intero la figura di Maceo, che ha offerto con la sua arte ed il suo impegno in ogni settore autentici atti di amore verso la sua città”.
La mostra è stata promossa dal comune di Assisi e dalla Regione Umbria, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la collaborazione della Provincia di Perugia, concretizzatasi attraverso l’opera di professionisti dell’ente nel settore dell’organizzazione di eventi, che hanno coadiuvato le maestranze del comune di Assisi, dell’Accademia Properziana del Subasio, dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, del Liceo Artistico Bernardino di Betto di Perugia.
La mostra rimarrà aperta fino al 16 agosto 2015 dal martedì alla domenica dalle ore 11,00 alle ore 21.30.
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