(assisioggi.it) ASSISI – “Questi ragazzi sono le piaghe di Gesu’ che hanno bisogno di essere ascoltate, di essere riconosciute”. Papa Francesco ha spiegato cosi’ la sua decisione di iniziare con una visita ai giovani pluriminorati dell’Istituto Seraphicum, il suo pellegrinaggio ad Assisi. “Mi viene in mente – ha aggiunto – quando il Signore Gesu’ andava in cammino con quei due discepoli tristi, ai quali ha fatto vedere le sua piaghe e loro lo hanno riconosciuto”.
“Gesu’ – ha spiegato – e’ nascosto in queste piaghe, che hanno bisogno di essere ascoltate non tanto sui giornali, come notizia che dura uno, due, tre giorni e poi viene un altro fatto”. Secondo il Pontefice, le piaghe di Gesu’ nei giovani disabili “devono essere ascoltate da quelli che si dicono cristiani: un cristiano adora Gesu’, lo cerca,riconosce le piaghe di Gesu’ e oggi tutti noi qui abbiamo la necessita’ di dire: queste piaghe devono essere ascoltate”. “Ma – ha aggiunto Francesco – c’e’ un’altra cosa che da’ speranza: Gesu’ e’ presente nell’Eucaristia e nelle vostre piaghe. Quando e’ risorto era bellissimo ma ha voluto conservare le piaghe e se le e’ portate in Cielo.
Sono qui e sono in cielo davanti al Padre. Noi curiamo le piaghe di Gesu’ qui e lui dal Cielo ci mostra le sue piaghe e ci dice ti sto ascoltando e cosi’ sia”. “Mio fratello Domenico – ha poi concluso toccando il braccio del vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, al quale ha consegnato il discorso scritto e non pronunciato – mi diceva che qui si fa l’adorazione: anche quel pane ha bisogno di essere ascoltato perche’ Gesu’ presente e’ nascosto dietro la semplicita’ e la mitezza di un pane. Qui c’e’ Gesu’ nascosto nell’Eucaristia e in questi ragazzi, bambini, persone, nei quali adoriamo la sua carne”.
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