da Carmine D’Argenio
Continuano i seguitissimi appuntamenti del Cortile di Francesco organizzato dal Sacro Convento In “Sacre verità e false notizie” di questa mattina il Presidente della Federazione della Stampa, Giuseppe Giulietti, focalizza l’attenzione sul superamento delle paure indotte: “Le differenze non sono pietra. Che cos’è la paura? Quello che non ti spiego. Quello che cancella il diritto alla conoscenza. Se la Comunicazione non spiega da cosa fugge il diverso di colore della pelle, avalla la paura dell’ansia. E quando la si crea già si è distorta l’Informazione. Il 7 ottobre – attraverso il Manifesto di Assisi – sulla Rocca Maggiore di Assisi, impegneremo solennemente i giornalisti a contrastare la diffamazione delle diversità, e non limitarsi semplicemente a girare le spalle. E per questo servono straordinari cittadini.
Mi piacerebbe far partire proprio da qui con la Carta di Assisi, un messaggio di unione che accomuni le famiglie di Giancarlo Siani, di cui domani cade l’anniversario della sua morte per mano della camorra, di Ilaria Alpi di cui 24 anni dopo tranne i familiari, nessuno più né cerca verità e giustizia, e di tutte le altre che non hanno più i propri cari al fianco, per aver perseguito i propri ideali umani e professionali. Se ogni cronista così come ogni cittadino avesse a suo tempo ripreso sulle proprie spalle ‘la lotta’ di straordinarie persone, la cassa di risonanza sarebbe stato deterrente all’allontanamento dell’epilogo tragico”.
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Il giornalista e scrittore Nello Scavo si rifà a Papa Francesco per una delle grosse ‘bufale’ come si diceva una volta, oggi Fake news. La condanna mediatica appena eletto Papa, rivolta a Bergoglio, fu di aver avallato da ecclesiastico negli anni ’70, il Regime dittatoriale instauratosi in quegli anni in Argentina come tra i più feroci mai esistiti, per delle foto che ne’ immortalerebbero la compromissione.
“Ebbene con facili approfondimenti, ho scoperto ciò che era stato tenuto segreto per 40 anni. Bergoglio, addirittura, in quegli anni faceva togliere la fede a uomini e donne avverse al Regime, facendole entrate in convento, salvandole sotto mentite spoglie di presunte crisi mistiche. La tappa successiva fu’ la creazione di una rete con documenti falsi per consentirne l’espatrio. La cosa più preoccupante è che quella Dittatura fu’ preceduta da clima di scontri ed instabilità. In una parola di insicurezza emotiva.
Cosa che si sta rivedendo in Italia oggi. Per cui in Argentina allora si diceva ben vengano i militari per risistemare tutto. Proprio così come in Italia ora si dice ben venga il pugno duro contro immigrati e chi viene da fuori. Proprio per questo motivo è sempre più importante non alimentare il mercato delle falsità che ha arricchito la malafede di soggetti da tener invece lontano da questo delicatissimo mondo”.
Addirittura lo spettro della dittatura? Non le sembra un po’ troppo? Fortuna che abbiamo papa Francesco sarebbe da dire.
Chissà se questi grandi oratori e dispensatori di allarmismi ingiustificati e senza senso hanno mai ospitato a casa loro un immigrato, dato da mangiare,un letto su cui dormire. Bravi a pontificare, dare consigli,molto meno a dare esempi. Diranno che non è compito loro. E parlano di populismo e demagogia. E questo cos’è?