RBS Europa Choir, sabato al Chiostro Sisto IV del Sacro Convento
da Umberto Rinaldi
RBS Europa Choir sabato scorso 10 agosto alle ore 21 si è esibito al Chiostro Sisto IV del Sacro Convento. E’ un numeroso gruppo di esperti cantori provenienti dall’Olanda e dal Regno Unito che impiegano una settimana della loro tournées, Vienna Parigi Salisburgo Roma, ad Assisi per approfondire, studio e prove, il ricco repertorio di musica sacra di diversi compositori di ogni tempo.
Ad Assisi poiché, per questi cantori e il loro famoso direttore Nigel Perrin, voce alta dell’illustre complesso “King’s Singers”, la nostra cittadina a loro rappresenta un luogo di privilegio culturale e spirituale. E quest’affermazione a quell’unico eventuale lettore assisano dovrebbe aprire una profonda riflessione e sollevare importanti domande esistenziali…
Il programma del concerto era quanto mai originale e presentava l’esecuzione di soli tre autori, ciascuno con un’identità nazionale e temporale: Thomas Tallis (1505-1585) e Orlando Gibbons (1583-1625) in rappresentanza di un secolo della musica inglese. E l’italiano Ildebrando Pizzetti (1880-1968) , illustre compositore del nostro novecento, con passi della sua Messa da Requiem.
Non certo tre Autori a confronto, bensì la vocalità polifonica nel corso spazio-tempo-cultura, Inghilterra-Italia, testimonianza che la musica in particolare quella corale unisce e non divide i popoli (Brexit o non-Brexit).
Il Coro, ben nutrito di voci esperte e competenti, fra le quali brillava la sezione dei tenori acuti, merce rara nei nostri Cori, ha donato un’ora di ascolto alternato fra le polifonie antiche inglesi e quella contemporanea italiana, con la direzione del Maestro Nigel Perrin davvero eccellente nel fraseggio e nell’aderenza ai testi cantati.
Il Concerto era in apertura della Rassegna Note d’In… Chiostro (10-14-17 agosto 2019), che l’instancabile Padre Giuseppe Magrino organizza ogni anno con illustri presenze come il RBS Europa Choir. Peccato che l’applauso ben riconoscente del pubblico non è stato rinforzato dagli assisani sempre più lontani distratti confusi dispersi da lusinghiere sirene. E questa “assenza”, rivolgendoci ancora a quell’unico eventuale lettore, dovrebbe suscitare ben altra domanda: Essere o non essere?
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