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🖨 Rassegna stampa 🖨 “Auto sui prati del Subasio, parco da proteggere”
di Flavia Pagliochini
La notte di San Lorenzo “c’erano tante automobili sul Subasio e purtroppo tanti autisti indisciplinati a vedere le stelle cadere, con l’auto parcheggiata sopra i prati, anziché nelle vicine piazzole”. La segnalazione arriva dall’ex assessore Francesco Mignani, oggi esponente della Lega Assisi, secondo cui “questa è l’ennesima segnalazione che riguarda automobilisti indisciplinati”.
A inizio anno i carabinieri forestali avevano ad esempio denunciato una persona che incurante dei divieti previsti dalla legislazione vigente aveva realizzato e pubblicato sui social un filmato dove era documentato il transito con la propria autovettura sui prati adiacenti la zona degli Stazzi. Intanto da questo mese il Parco del monte Subasio è gestito direttamente dall’Associazione dei Comuni, in applicazione alla convenzione firmata il 15 luglio scorso che individua il nuovo ente gestore.
Presidente è Stefania Proietti, sindaco di Assisi (che è capofila dei territori di Spello, Nocera Umbra e Valtopina), vice è il primo cittadino di Spello Moreno Landrini, mentre il coordinatore del progetto verrà individuato di volta in volta. Nei giorni scorsi si è tenuta la prima assemblea dei sindaci, alla presenza dei tecnici, e si è deciso di incontrare l’Afor (Agenzia forestazione regionale) per valutare la possibilità che alcune mansioni proprie dell’ente vengano svolte nella sede del Parco del monte Subasio e di pensare insieme all’attività di controllo e sorveglianza sul Parco.
La sede storica di Ca’ Piombino resterà aperta e i dipendenti del vecchio ente sono stati funzionalmente assegnati all’Associazione dei Comuni. Ma Mignani propone anche piccole opere da fare subito: “Il rifacimento della strada diventata oramai una mulattiera, il ripristino della delimitazione tra strada e prati, la sistemazione di buona parte della sentieristica, dello stato dei sentieri e dei tavoli per il ristoro, la riqualificazione dei rifugi, dei fontanili, la rivisitazione della convenzione in essere per il pascolo, il controllo selettivo degli animali selvatici e di quelli d’allevamento, la mancanza di fornitura elettrica, fotovoltaico ed acqua, la chiusura notturna del Parco. Serve poi vigilare affinché l’uomo non vandalizzi il Parco del monte Subasio. Servono risorse ma anche le idee chiare sulla loro destinazione. Il tutto – conclude l’ex assessore – non dimenticando che il Parco è una risorsa che va sicuramente valorizzata, ma anche tutelata”. (CU)
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