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Assisi allo Smart City Expo World Congress di Barcellona
Ci sarà anche Assisi fra le 700 città di tutto il mondo che partecipano a partire da oggi allo Smart City Expo World Congress di Barcellona, evento dedicato alle città ‘intelligenti’ e all’innovazione urbana organizzato dalla Fiera di Barcellona. Per la Città di Assisi rappresentata dall’Assessore Simone Pettirossi titolare della delega ‘Assisi smart city’ sarà un’importante occasione di scambio e confronto con grandi e piccoli municipi da tutto il mondo. Londra, Yokohama, Chicago, Copenaghen, Atlanta, Stoccolma, Amsterdam e molte altre smart cities mondiali porteranno ognuna la propria esperienza per analizzare e confrontare “casi concreti” di innovazione e sostenibilità urbane.
“Cosa significa smart city? Un concetto – spiega l’assessore Simone Pettirossi – che investe la nostra vita quotidiana a 360°: dalla tecnologia alla partecipazione dei cittadini, dalla mobilità sostenibile alla corretta e virtuosa gestione dei rifiuti, dalla rigenerazione urbana alla gestione intelligente delle risorse idriche. Le opportunità sono tante, ma è necessario un cambio culturale.
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Sostenibilità e gestione intelligente sono obiettivi prioritari per il Comune di Assisi che sta investendo nell’innovazione tecnologica (app, fibra ottica, sito, totem interattivi), ma sta puntando a sviluppare una nuova idea di città, sostenibile, inclusiva, intelligente, partecipando anche alla COP23 di Bonn e puntando ad importare ‘buone pratiche’ di amministrazione locale.
La nostra città, conosciuta in tutto il mondo, può e deve puntare all’eccellenza. Vogliamo infatti coniugare la valorizzazione dei beni culturali ce ci sono stati lasciati dagli antichi con i servizi, i progetti e gli strumenti più innovativi.
La partecipazione all’Expo permetterà di vedere quali sono le novità tecnologiche ma soprattutto confrontarsi con altre città, anche di piccole dimensioni, che hanno già percorso la strada per diventare “smart”. Assisi ha tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo di trasformarsi in una città “intelligente”, tecnologica, sostenibile, al servizio dei cittadini. Ovviamente è necessario fare un passo alla volta e lavorare per questo cambiamento in modo costante e determinato.”
Lo Smart City Expo World Congress si tiene ogni anno a Barcellona. La scorsa edizione di questo congresso globale ha ospitato nei tre giorni dell’evento quasi 17 mila persone, con oltre 600 città provenienti da tutto il mondo a presentare le proprie innovazioni in tema di “smartness” urbana (http://www.smartcityexpo.com/en/).
Amsterdam…Atlanta…Stoccolma…Chicago… ????? Siamo ad Assisi 4.000 residenti…s.maria 8.000…. frazioni con pochissimi abitanti…ma dove vede tutte queste potenzialità quando mancano ancora servizi essenziali come pubblica illuminazione….marciapiedi….zone dove ancora non arriva il metano…strade dissestate….verdi pubblici da mantenere….imprenditoria locale, commercio e turismo da rilanciare…problemi grandi…complessi…piedi a terra sig.ri….stiamo qui e tutti insieme cerchiamo le soluzioni….poi va bene anche la gita a Barcellona (se pagata di tasca propria)….buona vacanza
Penso che un comune più intelligente e al passo con i tempi possa risolvere molto meglio che in passato i problemi sopra citati.
Caro Volpino, una città piccola può essere anch’essa “intelligente”!!! che significa appunto “vivibile”, quindi con servizi essenziali certo, ma anche con servizi innovativi: app, totem, bici elettriche, illuminazione a basso consumo, fibra, spazi pubblici aggregativi, wi-fii, ecc.
Rimanere a guardarsi l’ombelico a livello solo locale, come fatto negli anni passati, serve a mantenere i vizi antichi del nostro Comune, che purtroppo era poco abituato ad innovare. Sulla frasetta populistica, caro volpino, le dico solo che quelli come lei forse vogliono che ad amministrare siano solo i ricchi (la destra dell’800 già lo diceva, auspicando che a governare fossero solo i ricchi proprietari terrieri). In vacanza, le assicuro, non vado di certo due giorni a Barcellona per stare dalla mattina alla sera in un Expo a prendere contatti e trovare soluzioni innovative per la mia città. Insieme si può lavorare, senza criticare sempre e soltanto, ma iniziando intanto a conoscere ciò che altri hanno già fatto da tanti anni in tante città del mondo, purtroppo molto prima e meglio di noi. In questo primo anno di governo stiamo correndo per recuperare un ritardo decennale. Purtroppo c’è ancora chi pensa come lei che Assisi sia una città piccola, ma per quanto mi riguarda sono convinto che invece Assisi è una città “grande” con enormi potenzialità, che si possono attivare però solo con una visione ambiziosa e determinata, che guarda ai piccoli problemi, certo, ma anche allo scenario mondiale.
Sognare non costa nulla….mi rendo conto che chi non ha mai amministrato ha più difficoltà di altri a vedere di cosa i cittadini hanno bisogno e le priorità che ci sono…il tempo ci dirà chi aveva ragione e se le sue idee saranno vincenti ed apporteranno i benefici che ci racconta…buona fortuna