Assisi bersaglio dell’Isis dopo il Vaticano, lo dice Catia Polidori

Polidori: "Siamo mirino, siamo bersaglio potenziale"

Assisi bersaglio dell’Isis dopo il Vaticano, lo dice Catia Polidori

«In pochi sanno che il secondo obiettivo dell’Isis, dopo il Vaticano o il Colosseo, è la Basilica di Assisi». Lo ha detto l’onorevole di Forza Italia, Catia Polidori, durante l’incontro di presentazione della lista “forzista” che appoggia il candidato sindaco di Assisi per il Centrodestra, Giorgio Bartolini. «Il capitolo sicurezza Giorgio – ha detto al candidato – lo dovrai mettere al primo posto per i prossimi anni». Se l’Isis dice un posto è chiaro che non è certo perimetrato e si intende tutto ciò che c’è attorno. «Dicevano Torre Eiffel – aggiunge Polidori – è poi hanno “massacrato” tutto quello che c’era attorno». Polidori ha riferito queste cose riportando quando emerso durante l’incontro con  il segretario nazionale del sindacato autonomo di polizia: Gianni Tonelli. Incotro organizzato da FI Giovani Umbria e il Sap a palazzo Provinciale a Perugia.

Il problema della sicurezza riguarda tutti: “Riguarda il bambino che va scuola – ha detto Polidori – come il pendolare che prende il treno. Un problema che riguarda, soprattutto, i luoghi di culto e di turismo. In Assisi – ha aggiunto – tutto è luogo di turismo». Davanti ad una situazione del genere, secondo Polidori, che non è affatto una “delle più semplici” solo chi ha esperienza amministrativa può rispondere adeguatamente. «C’è l’allarme su Assisi quindi – secondo quanto riferito dalla parlamentare – è bisogna, sperando che non accada mai nulla, avere le spalle forti per reagire in modo adeguato. La sicurezza è tutto e ricade su tutto. Purtroppo ora siamo obiettivo, siamo mirino, siamo bersaglio potenziale».

Le Forze dell’ordine, stando a quanto dichiarato da Polidori (che riferisce quanto emerso nell’incontro con Tonelli), hanno chiesto “a grand voce” che gli organici su Assisi vengano ancora rafforzati. «Servono – afferma – molte più persone per presidiare questi obiettivi sensibili. Ne sono stati chiesti un centinaio in più e la risposta è stata “zero”». Polidori ha detto anche: “Non oso pensare al 4 ottobre, o al Perdono”. «Insomma – afferma – una città che vive con San Francesco e Santa Chiara e tutto quanto quello che questi giganti della Chiesa hanno lasciato in eredità, è una città che oggi, per i nostri nemici giurati (sono loro che ce l’hanno con noi non noi con loro ndr), dopo il Vaticano viene messa al primo posto come potenziale bersaglio dell’Isis».

Assisi

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