Comune Assisi licenzia dipendente infedele e sospende vigile urbano

Nei confronti di entrambi l’Ente si costituisce parte civile

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Comune Assisi licenzia dipendente infedele e sospende vigile urbano

ASSISI – In esito alle indagini di natura penale a carico di due dipendenti del Comune di Assisi, accusati dalla Procura della Repubblica di vari reati, l’Amministrazione Comunale intende informare i cittadini del percorso disciplinare intrapreso, nel rispetto delle leggi vigenti, per sanzionare i comportamenti contrari alle leggi, al contratto di lavoro, al codice disciplinare in vigore e, soprattutto, all’interesse pubblico. La dipendente dell’ufficio turismo è stata licenziata senza preavviso.

Il vigile è stato sospeso dal servizio in attesa dell’esito del processo penale. Nei confronti di entrambi l’amministrazione ha deciso di costituirsi parte civile, per chiedere il ristoro dei danni provocati alla collettività cittadina.

A carico della dipendente che avrebbe attestato falsamente la sua presenza in servizio mentre si recava in palestra o a fare altro, i decreti attuativi della riforma Madia hanno consentito di intraprendere celermente il procedimento disciplinare, senza attendere gli esiti del processo penale.

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ASSISI – Per non elevare contravvenzioni si sarebbe fatto consegnare “brevi manu” delle somme di denaro, in misura ridotta rispetto all’importo della multa con la quale avrebbe dovuto sanzionare il cittadino di turno. Il vigile urbano faceva credere al cittadino di aver assolto agli obblighi di legge consegnando a lui il denaro.

La proposta di pagare in maniera immediata e con un costo ridotto, a quanto sembra non avrebbe convinto del tutto un cittadino che ha pensato bene di segnalare l’anomalia a chi di dovere.

I Carabinieri della Compagnia di Assisi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare a carico di un vigile urbano del Comando di Assisi. L’accusa di truffa aggravata e falso.

Il provvedimento è scaturito a seguito di un’articolata indagine, svolta dai Carabinieri in piena collaborazione con il Comando dei Vigili Urbani di Assisi, nata da una segnalazione fatta dall’Amministrazione Comunale.

L’Amministrazione Comunale, sulla base della segnalazione ricevuta da un cittadino, che ha descritto irregolarità nell’applicazione dei provvedimenti sanzionatori per violazioni al codice della strada da parte del vigile, si è immediatamente attivata rappresentando i fatti alla competente autorità giudiziaria.

La piena collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e l’Amministrazione Comunale di Assisi ha permesso di smascherare il vigile che ora dovrà rispondere dei reati contestati. Il vigile urbano è stato raggiunto da un provvedimento di misura cautelare ed è ai domiciliari.

Detto procedimento si è concluso, dopo la sospensione dal servizio, con un provvedimento di licenziamento senza preavviso. Il procedimento disciplinare a carico del vigile arrestato per plurimi reati in danno del Comune di Assisi, è sottoposto a leggi antecedenti ai decreti attuativi della riforma Madia.

Sempre nel rispetto delle leggi vigenti, per tutto il periodo in cui è stato sottoposto agli arresti domiciliari, è stata applicata la sospensione dal servizio e intrapreso il procedimento disciplinare.

Terminato il periodo di sospensione imposto dalla custodia cautelare, a seguito della richiesta del pubblico ministero del rinvio a giudizio, è stata disposta la sospensione facoltativa dal servizio, per la gravità delle accuse, ed è stato sospeso anche il procedimento disciplinare, in attesa degli esiti del processo penale, stante la complessità degli accertamenti. All’esito del processo penale, verrà ripreso il procedimento disciplinare e concluso in base a quanto sarà stato accertato.

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Ancora una volta la stretta collaborazione tra il Comune di Assisi e l’Arma dei Carabinieri ha dato i suoi frutti. L’indagine nasce proprio dallo scambio quotidiano di informazione tra i due Enti, dal sentore che vi sia qualche dipendente c.d. “furbetto del cartellino”. Gli investigatori subito si sono messi sulle sue tracce ed hanno notato strani movimenti di una dipendente del l’Ufficio Turistico.

Per alcuni mesi vengono svolti servizi di osservazione  nella Piazza del Comune, nonché viene quotidianamente monitorato l’efficiente servizio di videosorveglianza del Comune. Individuata la dipendente viene pedinata la quale puntualmente, durante i rientri pomeridiani, esce un ora prima, attraversando senza remore l’intera piazza del Comune per poi recarsi presso una nota palestra del luogo.

La donna, in almeno quattro occasioni ha avuto il medesimo comportamento, segnalando però alla propria Amministrazione in documentazione ufficiale di essersi fermata a lungo nel proprio ufficio mentre invece si trovava in tutt’altro luogo, naturalmente con alle costole i Carabinieri di Assisi.

Deferita in s.l. dovrà rispondere di truffa aggravata ai danni del Comune e falso.

L’atteggiamento fermo e intransigente dell’Amministrazione Comunale nei confronti di entrambi è stato deciso per rispettare le norme, e per adempiere al dovere civico, in un momento di disoccupazione giovanile e di crisi economica, di ricordare, a chi ha avuto il privilegio di assumere un incarico nella pubblica amministrazione, che questo comporta dei doveri ineludibili prima ancora che dei diritti. E il disprezzo di questi doveri, in presenza di comportamenti gravi e inqualificabili, non può che essere sanzionato con il massimo rigore.

2 Commenti

  1. Il vigile urbano di Assisi finito sotto processo con l’accusa di aver intascato i soldi delle finte multe ha patteggiato la propria condanna a un anno e otto mesi di reclusione. Il gup di Perugia, Valerio D’Andria, ha ratificato l’accordo sull’entità della pena concordato dal legale del trentasettenne con il procuratore Luigi De Ficchy.

    Il vigile urbano era accusato di truffa aggravata, tentata truffa e falso ideologico e nel maggio scorso era finito agli arresti domiciliari durante l’indagine dei carabinieri. Secondo l’accusa l’uomo, per non elevare contravvenzioni al codice della strada, si sarebbe fatto consegnare brevi manu somme di denaro in misura ridotta, facendo così credere di aver assolto agli obblighi di legge, ma trattenendosi, però, l’importo.

    Qualche settimana fa il Comune di Assisi, attraverso una nota del sindaco Stefania Proietti, aveva reso nota la sospensione dal servizio.

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