Eugenio Guarducci si dimette, terremoto in giunta ad Assisi

Non c'è ancora l'ufficialità, ma le voci dal Palazzo dei Priori, dove si sta svolgendo la riunione di maggioranza, lo danno ormai per certo

Eugenio Guarducci si dimette, terremoto in giunta ad Assisi

Eugenio Guarducci si dimette, terremoto in giunta ad Assisi

ASSISI – In data odierna Eugenio Guarducci ha comunicato le proprie dimissioni dalla carica di Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Assisi. Il Sindaco, la Giunta e la maggioranza consiliare che sostiene l’Amministrazione ne hanno preso atto e non possono non far pervenire all’Architetto Eugenio Guarducci un sentito ringraziamento per l’importante opera spesa in favore della Città di Assisi.

In un momento di particolare disagio derivante dai noti eventi calamitosi del 2016, che hanno provocato un danno indiretto significativo nel settore del turismo, la sapiente e immaginifica attività di Eugenio Guarducci ha fatto sì che ci fosse una inversione di tendenza, riscontrabile e certificabile dai dati statistici di arrivi e presenze. Questo si deve alle sue tante iniziative, che hanno riportato all’attenzione regionale e nazionale la Città di Assisi.

Pur consapevoli del venir meno dell’apporto delle sue riconosciute capacità che subisce la compagine amministrativa, confermiamo con forza che la nostra stella polare resta il programma amministrativo che abbiamo presentato agli elettori e che è stato da loro promosso.

Gli interpreti dell’attuazione di questo programma possono anche cambiare, quello che non cambierà è il nostro spirito di servizio ai cittadini di Assisi nella continuità del lavoro già proficuamente impostato.

Guarducci si era dimesso a luglio dello scorso anno dopo Universo Assisi, ma poi le sue dimissioni erano rientrate. Eugenio Guarducci era stato nominato assessore il 6 luglio 2016 con le deleghe di Turismo e cultura (in stretto raccordo con il Sindaco), Programmazione e progettazione per l’innalzamento della qualità, Promozione brand territoriale, Valorizzazione del patrimonio edilizio per la cultura.

Insieme a lui Valter Stoppini, Simone Pettirossi, Veronica Cavallucci, il sindaco Stefania Proietti e Claudia Travicelli. Quest’ultima dimessa lo scorso agosto. Al suo posto e altre deleghe entrò l’architetto milanese Italo Rota. Pare che la posizione di quest’ultimo sia in bilico. Sembra che le sue dimissioni, presentate mesi fa, siano congelate al palazzo e non ancora accettate dal sindaco.

 

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