Incontro San Francesco, Sultano al Kamil in mostra la Sacro Convento
49 immagini di affreschi in ordine cronologico, con il primo realizzato a 21 anni dal grande incontro, che vede Francesco con il Vangelo in mano parlare ai Musulmani. Alla Sala Dono Doni del Chiostro del Sacro Convento di Assisi dal 24 maggio al 1 settembre, allestita una mostra fotografica in occasione dell’ottavo centenario dell’incontro a Damietta in Egitto tra San Francesco ed il sultano del Cairo e capo dell’esercito della mezzaluna, Al-Malik Al-Kamil.
Un incontro raccontato nella storia, tramite otto secoli di iconografia. All’inaugurazione della Mostra, ha inizio la giornata del 202esimo Capitolo Generale dei Fratrum Minorum Conventualium con la Festa della Dedicazione della Basilica di San Francesco: celebrata alle 7.30 la S.Messa presieduta da Mons. Domenico Sorrentino Vescovo. Si è passati poi al Chiostro Sisto IV Museo del Tesoro.
Ad attendere, Fra Carlo Bottero. Si è rivissuta la partenza di Francesco da Ancona per l’Oriente nel 1219. Dove sia lui che il Sultano, non hanno avuto paura l’uno del Corano e l’altro del Vangelo. Anzi il Sultano ha ascoltato con ammirazione e commozione, dovuta all’umiltà di un frate che attraversa il mare, oltrepassa le linee dei combattenti, unicamente per andare da lui, alla ricerca dialettica di pace. E Francesco stesso poté toccare con mano la devozione essenziale di quella parte del mondo verso il proprio Dio. Senza fanatismi. Con una battuta Mons. Domenico Sorrentino oggi stesso si dice in mezzo a due musulmani senza paura.
A testimoniare il continuum della volontà di integrazione vera. Quella per cui Francesco si è spogliato integralmente a favore del dialogo. Ci sono ancora tentativi di focolai per ostacolare la prossimità della tolleranza. Invece Cristiani e Musulmani hanno il dovere di respingere i rigurgiti di scontri. Il futuro deve essere veramente lontano dalle crociate. Ancora oggi la direzione non può che esser il percorso del dialogo iniziato 8 secoli fa’.
Come solo due figure religiose predisposte all’ascolto ed alla comprensione hanno indicato e lasciato in eredità a noi. Anche L’Imam di Perugia e’ fiero della sincera vicinanza con i fratelli francescani. “La pace si costruisce sui principi condivisi. E ciò che ci unisce e’ la negazione degli egoismi. Che il ricco non schiacci il povero. Così l’incontro tra le due religioni può esser reciprocamente costruttivo.” (da Carmine D’Argenio)
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