Ufagrà, la mostra di Antonio Fiore al Palazzo Monte Frumentario



Ufagrà, la mostra di Antonio Fiore al Palazzo Monte Frumentario Promossa dal Comune di Assisi e patrocinata dall’Assemblea Legislativa della Regione Umbria e Comune di Segni, la mostra antoniofiore UFAGRA’: dal post futurismo alla cosmopittura, curata da Massimo Duranti e Andrea Baffoni, allestita nelle sale del Palazzo di Monte Frumentario ad Assisi ha chiuso i battenti il 6 gennaio con oltre 1000 visitatori.

L’artista celebra gli ottant’anni di età e i quaranta di pittura, con una mostra ha voluto sottolineare il suo ruolo di continuatore del messaggio futurista, in funzione tanto del messaggio laico quanto di quello sacro. Particolarmente significativo, infatti, il ruolo avuto da Fiore, originario di Segni (RM), proprio nell’ambito della tematica sacra. Un percorso, il suo, iniziato grazie alla vicinanza con i maestri del Futurismo come Sante Monachesi, Enzo Benedetto, Francesco Cangiullo e soprattutto le figlie di Giacomo Balla. Stimoli che furono per lui fondamentali a maturare quella poetica oggi visibile nella mostra di Assisi, dove viene dipanato tutto il suo percorso estetico.

Circa sessanta le opere in esposizione, con un’attenzione particolare proprio al tema dell’arte sacra, accostata a quello della cosmo-pittura, due segmenti fondamentali per Antonio Fiore legati alla grande tradizione dell’Aeropittura. Fu grazie al perugino Gerardo Dottori, infatti, che negli anni Trenta avvenne il rinnovamento dell’arte sacra futurista, in relazione alle tematiche aeropittoriche del volo come sconfinamento atmosferico e filosofico oltre i limiti terrestri.

Suggestivo l’ingresso negli spazi di Monte Frumentario, grazie all’ambientazione scenica costruita da Paolo Ballerani in collaborazione con Musicservice di Massimiliano Versiglioni, che permette al visitatore di immergersi nel multiforme e colorato mondo di Antonio Fiore. Su tutto campeggia l’opera omaggio ad Assisi, dove un san Francesco tradotto in chiave moderna alza la sua preghiera a Fratello Fuoco e Sorella Luna.

Antonio Fiore, nato a Segni il 1º agosto 1938, dalla fine degli anni Settanta, dopo aver conosciuto il futurista marchigiano Sante Monachesi, prende parte al Movimento Agrà. Battezzato all’arte col nome di Ufagrà inizia così il suo percorso di ricerca aderendo, poco più tardi, alla “Dichiarazione di Futurismo Oggi” redatta nel 1967 da Enzo Benedetto. Ha frequentato altri futuristi quali Francesco Cangiullo, Osvaldo Peruzzi e Mino Delle Site. Numerose le sue mostre in Italia e all’estero ed è considerato dalla critica l’ultimo prosecutore delle poetiche futuriste, dopo la fine storica del movimento avvenuta nel 1944.

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