Colussi, Ciprini M5s, l’Umbria non può perdere un altro pezzo di storia

A RISCHIO 480 LAVORATORI. IL GOVERNO DEVE INTERVENIRE

Colussi, Ugl agroalimentare Umbria esprime solidarietà all'azienda

Colussi, Ciprini M5s, l’Umbria non può perdere un altro pezzo di storia

ASSISI – “Da qualche tempo lo stabilimento della Colussi di Petrignano non sembra navigare in buone acque, ma dopo l’esito del recente incontro avvenuto tra i sindacati e i vertici aziendali, le preoccupazioni aumentano: si parla di circa 480 persone in esubero nei prossimi mesi”. È quanto afferma la deputata 5Stelle della commissione Lavoro, Tiziana Ciprini, che aggiunge: “Già nel 2015 lo stabilimento di Petrignano è ricorso ai contratti di solidarietà, tutt’ora attivi, con il conseguente calo dovuto alla mancanza di investimenti in ammodernamento tecnologico delle linee di produzione, nella progettazione e nel marketing.
L’Umbria del comparto manifatturiero non può permettersi di perdere un altro pezzo importante di storia, rappresentata dallo smantellamento della produzione di fette biscottate e grissini che, da Petrignano d’Assisi, Colussi ha deciso di spostare in un altro stabilimento del Gruppo.
I più toccati da questa situazione di stallo e inerzia – continua Ciprini – sono soprattutto i lavoratori che si trovano a dover vivere una fase di incertezza sconcertante: mentre va avanti la vertenza del trasferimento della produzione delle fette biscottate da Petrignano a Fossano, siamo venuti a conoscenza che il gruppo Colussi sarebbe intenzionato ad aprire un nuovo stabilimento in Thailandia per la produzione di cornetti, oltre a quello già presente in Messico.
I dipendenti hanno accettato il contratto di solidarietà, nella speranza di supportare l’azienda nella realizzazione di un piano di rilancio ma, a tutt’oggi, permane la preoccupazione di un progressivo depauperamento della produzione dello stabilimento di Petrignano e, di conseguenza, per il futuro lavorativo.
A tale proposito, ho presentato un’interrogazione al ministro del Lavoro e al Mise per richiedere un intervento tempestivo, al fine di conoscere quali siano le reali intenzioni del Gruppo, sia in termini di nuovi investimenti per il rilancio dello stabilimento di Petrignano di Assisi, sia in termini di garanzie sul versante del mantenimento dei livelli occupazionali. Con gli ammortizzatori sociali che si esauriranno nei prossimi mesi – conclude Ciprini – si rende assolutamente necessaria l’immediata presentazione di un piano industriale in grado di scongiurare gli esuberi e l’ipotesi di ridimensionamento del sito umbro”.

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