Commercialista infedele, al via il processo per una professionista dell’assisano
ASSISI – Intascava i soldi dei propri clienti che servivano per pagare le varie imposte dovute all’Erario. E’ appropriazione indebita, l’accusa rivolta a una commercialista dell’assisano finita in tribunale dopo le denunce dei suoi clienti. A cadere nella trappola una trentina di persone, titolari di aziende o lavoratori che si erano affidati alla professionista per pagare le dovute tasse, ma queste, da quanto appreso, non sarebbero mai state versate, per un importo complessivo di oltre 68mila euro. La professionista si occupava di curare la situazione contabile di alcune aziende del territorio.
I clienti si sarebbero affidati a lei per tutti i pagamenti, che lei in realtà non avrebbe mai versato. Il tutto è venuto a galla quando qualche cliente ha cominciato a ricevere le prime cartelle esattoriali, di omesso versamento dell’Iva o di F24 non pagati.
Questa mattina in tribunale sono state ascoltate due parti offese che avrebbero dichiarato di avere con la donna un rapporto di fiducia che durava da anni e venuto a mancare con l’arrivo delle prime raccomandate. Dopo l’ascolto dei testimoni il giudice ha rinviato l’udienza per il proseguo dell’istruttoria all’8 giugno.
Vorrei conoscere il perché in questa Nazione (l’Italia) si dice sempre il peccato e non il peccatore in determinati casi. Da utente e possibile cliente di un commercialista vorrei conoscere di chi stiamo parlando, ovviamente per NON affidarmi a questa persona. Di contro, se fossi un commercialista onesto (e lo sono la stramaggioranza), sarei infuriato dal fatto che qualcuno possa pensare che sia io l’imputato. Proprio l’essere imputato é una “posizione garantista” perché come sappiamo sino a che non si viene dichiarati colpevoli, vige il principio garantista.