Rassegna sul Cinema d’Autore, le precisazioni dell’assessore Guarducci
Dall’Assessore Eugenio Guarducci
Ho letto il comunicato stampa del Signor Mariotti e mi corre l’obbligo precisare quanto segue: subito dopo il mio insediamento ho ricevuto via email la richiesta di incontro da parte dell’organizzatore della Rassegna Cinema d’Autore che annunciava per l’edizione 2016 la miracolosa presenza di Benigni.
Ho risposto immediatamente alla suddetta richiesta dando la mia disponibilità ad incontrarci presto e richiedendo al contempo la rassegna stampa ed il piano di comunicazione delle ultime due edizioni. Nel frattempo ho iniziato a costruire una mia opinione sull’argomento andando ad “intervistare la città” per capire il sentimento rispetto a questa iniziativa che già prima di arrivare a ricoprire il ruolo di Assessore mi era sempre apparsa come un qualcosa di molto autoreferenziale e romanocentrico, poco partecipata dalla comunità locale.
Ovviamente sono anche andato a vedere cosa aveva fatto la precedente amministrazione scoprendo che negli ultimi anni aveva progressivamente diminuito il suo sostegno finanziario fino ad arrivare a mettere a bilancio per l’edizione 2016 la somma di 4000 euro che non mi sarei mai permesso di eliminare in rispetto di certi atti che a mio avviso devono essere confermati “da chi arriva dopo”.
I primi di agosto mi incontro in Sala Blu con il Signor Mariotti e la gentile consorte alla presenza della Dottoressa Sensi dell’Ufficio Cultura. E questo è stato il mio primo ed ultimo incontro con gli organizzatori. In quella sede mi si comunica che Benigni era nel frattempo scomparso dal programma (come era facile prevedere…) e che ancora a distanza di pochissimi mesi dalla data di inizio evento, non si era deciso chi invitare alla Rassegna e non esisteva ancora una sola riga di programma.
Questa notizia assieme ad una mia valutazione tecnica insufficiente delle debolissime rassegne stampa presentate e di un inesistente piano di comunicazione testimoniato ad esempio dalla totale assenza di una piattaforma social media e di un sito web degno di questo nome mi ha portato a suggerire agli organizzatori di cogliere l’occasione della prossima edizione per rinnovare con coraggio il format a partire anche dal cambio dell’altisonante e retorico nome che sarebbe potuto diventare un sottotitolo di un nome più breve, moderno e accattivante. Non solo. Ho chiesto di sviluppare una progettualità capace di interagire di più con la Città per fare in modo che l’evento fosse nettamente più partecipato sia prima che durante.
Ovviamente ho anche detto che comunque la già richiamata somma di denaro che la precedente amministrazione aveva previsto a bilancio sarebbe stata riconfermata. Ci siamo lasciati quindi con l’idea di riaggiornarci a breve. Soltanto pochi giorni fa ho ricevuto una email in cui mi si comunicava la volontà di non realizzare più l’iniziativa. A questa email ho risposto tempestivamente mettendo in copia il Sindaco Proietti e prendendo atto della decisione assunta ma anche replicando ad alcune osservazioni non corrispondenti alla realtà dei fatti descritti dal Signor Mariotti al quale offro serenamente la possibilità anche di un confronto pubblico ricordando allo stesso che non sono certo la persona più adatta per essere intimorita dal fascino di una lista di attori o titoli di merito elencati in sterile comunicato stampa. Detto questo, da ieri, ho iniziato a contare i capelli di coloro che hanno iniziato a strapparseli dopo aver appreso questa notizia. In questa contabilità sarà impossibile trovare quelli del sottoscritto. Il Geometra Paoletti mi ha dato invece la possibilità di accendere il contatore ma fortunatamente il suo gesto non potrà mai essere né copioso né qualitativamente interessante.
Quando ci furono le votazioni si parlava di Nuovo Risorgimento Culturale di Assisi. E secondo i lettori Come può esserci tutto questo con un Assessore alla Cultura e Turismo che fa battute così squallide rispetto ad un suo predecessore?
Il Sign. Guarducci è mai stato ad una delle proiezioni delle passate edizioni?
Gli abitanti ne sanno poco niente perché le recenti amministrazioni comunali (di cui il Sign . Paoletti era rappresentante) non si erano minimamente interessate alla iniziativa suddetta. E la comunicazione era praticamente zero; e nessuno degli abitanti o quasi sapeva delle bellissime proiezioni gratuite.
Cambiare il nome per renderlo più social è una cavolata, faciloneria.
Bastava solo comunicarlo e fare un bel piano di rilancio. Stop.
Ma il progetto del gentilissimo Sign. Mariotti era ed è bellissimo.
Ed era una delle poche iniziative culturali della nostra amata Città.
Che andava solo meglio comunicata, con sito web, manifesti, coinvolgimento pro-loco, non fatto chiudere.
questo è quello che penso
Ha ragione, era una bella manifestazione.
Era una manifestazione unica nel suo genere in Italia, e imitata altrove, anche all”estero.
Ora i cittadini di Assisi ripetano in coro la celebre frase di Nanni Moretti: “Continuiamo così, facciamoci del male”.