Attualità culturale assisana, l’Accademia Properziana del Subasio celebra i cinquecento anni
Da Lorenzo Capezzali
ASSISI – Scadenza di rilevante significato storico-culturale per Assisi: la celebrazione dei cinquecento anni di vita istituzionali dell’Accademia Properziana del Subasio. Fondata tanti anni fa, l’Accademia rimane uno dei punti di riferimento qualificanti della vita letteraria e non di Assisi il cui toponimo la dice tutta sui suoi indirizzi organizzativi sul luogo nativo. Dopo la prima riforma dello statuto con atto pubblico del 1554 nel 1657 lo stesso fu modificato sotto la denominazione di Accademia degli Eccitati, che rimase in vigore fino al 1774, quando, con l’affermarsi del movimento letterario dell’Arcadia, l’ente si trasformò in Colonia Arcadica Properziana, richiamandosi al poeta elegiaco latino Sesto Properzio, nato in Umbria, probabilmente ad Assisi.
Dopo il periodo napoleonico l’associazione si ricostituì, nel 1818, assumendo il nome attuale di Accademia Properziana del Subasio e si dette un nuovo statuto, approvato dal governo dello Stato pontificio con decreto 26 luglio 1825, pubblicato nel 1826 (Leggi e regolamenti per l’Accademia Properziana del Subasio in Assisi, Assisi 1826).
Lo statuto fu oggetto di numerose modifiche nel corso degli anni fino al 1956, quando gli accademici ne elaborarono uno nuovo. Nel 1987 fu inaugurato il “Centro studi poesia latina in distici elegiaci”. Il 22 dicembre 1997 l’Accademia si trasformò in organizzazione culturale senza fini di lucro.
Con decreto del Ministero per i beni culturali e ambientali del 21 marzo 1998 all’Accademia è stata confermata la personalità giuridica con iscrizione presso il tribunale di Perugia dal 23 aprile dello stesso anno. Fin dalle sue origini l’Accademia ha svolto intensa attività scientifica, culturale e letteraria, realizzando numerose pubblicazioni. Risale al 1895 l’edizione degli “Atti” e dal 1993 del trimestrale “Subasio”. L’Accademia Organizza, inoltre, convegni nazionali ed internazionali, premi letterari, borse di studio e mostre.
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