Il portiere dell’albergo di Santa Maria inventò aggressione per coprire un furto

Il portiere dell'albergo di Santa Maria inventò aggressione per coprire un furto

Il portiere dell’albergo di Santa Maria inventò aggressione per coprire un furto

Dietro il furto compiuto dal portiere ai danni dell’albergo di Santa Maria degli Angeli presso cui stava prestando servizio la notte del 23 luglio del 2018, c’era il vizio del gioco.

Un portiere che aveva simulato una rapina pur di riuscire a farla franca. E’ comparso davanti al giudice con cui ha patteggiato una pena di un anno e quattro mesi per furto e simulazione di reato. 

L’uomo fece scattare nei suoi confronti una denuncia per furto e simulazione di reato. Era l’alba, quando l’uomo diede l’allarme per un’aggressione, poi inesistente,  per giustificare la sparizione dalla cassa della reception dell’albergo di oltre duemila euro. La sua versione non convinse gli agenti del commissariato di Assisi, della squadra mobile e della polizia scientifica.

Il trentacinquenne italiano impiegato come portiere di notte presso l’hotel crollò di fronte agli inquirenti. Troppi tasselli apparirono subito fuori posto. Da qui l’inchiesta, il processo e la condanna.

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