Un matrimonio col botto, ma fuochi sono abusivi e allora tutti in commissariato 

Un matrimonio col botto, ma fuochi sono abusivi e allora tutti in commissariato 

Un matrimonio col botto, ma i fuochi sono abusivi e allora scatta la denuncia

È successo i primi giorni di settembre ad Assisi durante uno dei tanti matrimoni festeggiati in una location da sogno sulle colline della città serafica. Il ricevimento è stato concluso con il “botto”, con spettacolari artifici pirotecnici. I fuochi d’artificio hanno sorpreso proprio tutti, non solo gli ospiti e gli sposi, ma anche gli agenti del Commissariato di pattuglia che non avevano avuto preventiva notizia dell’evento; hanno quindi accertato che l’Ufficio di Polizia Amministrativa del Commissariato  non aveva avuto alcuna richiesta di autorizzazione per lo spettacolo pirotecnico.

Si ricorda infatti che non possono accendersi fuochi d’artificio senza la licenza dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, che deve valutare gli aspetti di tutela della collettività.

Commissario Capo Francesca D. Di Luca

Si avviava quindi una minuziosa serie di accertamenti a seguito dei quali gli agenti riuscivano a risalire alla ditta di prodotti pirotecnici che aveva ottenuto l’incarico per la cerimonia di consegnare e accendere i fuochi di artificio.

Veniva rintracciato un collaboratore esterno della ditta, un 64enne di Marsciano, incensurato, il quale sentito dagli agenti di Polizia, confermava di essersi occupato dello spettacolo pirotecnico di quel matrimonio e confessava di non avere alcuna abilitazione per l’accensione di fuochi pirotecnici. Per tale motivo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria ai sensi degli articoli 59 TULPS e 703 c.p.. >

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