Via del Guado a chi tocca? Una piccola e importante strada dimenticata dalle istituzioni

Via del Guado a chi tocca? Una piccola e importante strada dimenticata da tutti

Via del Guado a chi tocca? Una piccola e importante strada dimenticata da tutti

Un cittadino di una frazione Assisana ha scritto alla nostra redazione per segnalare e denunciare un notevole disagio presente nel nostro territorio. Pubblichiamo integralmente la sua lettera:

«Il disagio in questione è una strada, una via, piccola e forse insignificante da tempo agli occhi delle Istituzioni Locali; la via in questione è Via del Guado.
Forse dovrei chiamarla la “famigerata” Via del Guado, perché ormai percorrerla è diventata un supplizio! La piccola via è divenuta col tempo un arteria abbastanza importante visto che permette di raggiungere sia Santa Maria degli Angeli che Bastia (zone industriali, superstrada ecc) tagliando il traffico bastiolo di Via Roma e Via Firenze, è diventata addirittura fondamentale quando il Ponte di Bastia era chiuso per i noti lavori; la strada permette anche di raggiungere diverse attività alberghiere e sportive della zona e con l’avvenire della Primavera e del bel tempo il transito si intensifica anche per via dei due Percorsi Verdi.

Nonostante questo sono qui a segnalarle la totale incuria di questa strada: manto stradale completamente devastato soprattutto appena la si imbocca dall’incrocio di Via Campiglione, è una gincana tra buche (ogni volta che piove si allargano) pericolose sia per le auto ma soprattutto per ciclisti e ciclomotori; la larghezza della strada non aiuta e le macchine ogni volta che la percorrono procedendo a zig zag per evitare le buche, rischiano sempre di toccarsi o di investire un malcapitato ciclista o runner.

Andando verso Santa Maria il manto stradale migliora leggermente per poi peggiorare ulteriormente e ogni volta che ci sono abbondanti precipitazioni affiorano sempre nuove/vecchie buche profonde e pericolose che vengono superficialmente rattoppate con 3-4 badilate di catrame che durano da Natale a Santo Stefano; si arriva poi nei pressi del percorso verde che durante le belle giornate è letteralmente preso d’assalto e cominciano i parcheggi selvaggi che peggiorano ulteriormente la viabilità visto che come detto la via è abbastanza stretta soprattutto in quel punto.

Ora, come ogni anno di questo periodo, è soggiunto un nuovo pericoloso problema; la crescita dell’erba! Problema che ho riscontrato sulla mia pelle proprio ieri quando uscendo da Via del Guado in direzione Bastia ho rischiato un pericoloso incidente visto che l’erba alta mi ha impedito la visuale di una macchina che veniva da Assisi a cui dovevo la precedenza.

Quanto bisogna aspettare ogni anno affinché si procedi con il taglio dell’erba? Bisogna aspettare che ci scappi un incidente? La invito a imboccare Via del Guado da Via Campiglione per rendersi conto del “campo minato” che si deve affrontare, arrivare al Ponte del Tescio e tornare indietro per la stessa via per di nuovo immettersi in Via Campiglione, vedrà lei stesso la pericolosità dell’incrocio causato dall’erba alta che ostruisce la visibilità in ambo i sensi.

Forse la collocazione della Via, ai margini periferici sia del Comune di Assisi che di quello di Bastia ha contribuito al suo abbandono, personalmente non le so neanche indicare i “colpevoli” di tutto ciò perché non ho mai capito se la strada in questione fosse sotto la tutela del Comune di Assisi, del Comune di Bastia Umbra (voci dicono che sia a metà) o della Provincia, comunque nessuna di queste istituzioni che si sono succedute nel corso degli anni, ha mai fatto qualcosa aldilà di sporadiche rattoppate; Via del Guado però non può più aspettare visto che col tempo e con l’aumento del transito, la Via va sempre più verso un pericoloso degrado, minando la sicurezza dei cittadini ma anche dei turisti dove sicuramente non ci facciamo un bella figura».

3 Commenti

  1. Tutti gli anni ho segnalato tutto questo, soprattutto l’erba alta in uscita sulla strada regionale assisana. Anche lo scorso anno, i servizi comunali hanno tagliato l’erba fino all’incrocio, senza liberare la visuale per chi si immetteva. Telefonato in comune, rispondevano che non era di loro competenza. A questo ribattevo che di norma può essere vero che venti metri di banchina non sono dicompetenza, ma la sicurezza dei propri concittadini dove era collocata, a vedere i fatti di oggi, viene sempre dopo un ciuffo d’erba.

  2. Dimenticavo: il 12 ottobre 2018, perdeva la vita una ragazza investita da un’auto, quel fatto tragico dava origine ha numerosi interrogativi e propositi sulla messa in sicurezza di tale strada, soprattutto nel rendere la banchina percorribile dai pedoni. Conclusione: nemmeno l’erba viene tagliata, non bastano più nemmeno i morti.

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