24 maggio 1915, quando il Piave mormorò

Cent’anni anni fa l’Italia entrava in guerra. Il conflitto fece 700 mila morti e lo lasciò in una profonda crisi politica, sociale ed economica.
“Il Piave mormorava/, calmo e placido, al passaggio/ dei primi fanti il 24 maggio”.
Cent’anni fa, il 24 maggio 1915, l’Italia entrava in guerra contro gli Imperi centrali, gettandosi nella Prima Guerra Mondiale dieci mesi dopo l’inizio delle ostilità in Europa.
Era un lunedì. Alle 3:30, precedute dai tiri degli obici, le truppe italiane oltrepassarono il confine italo-austriaco, puntando verso le «terre irredente» del Trentino, del Friuli, della Venezia Giulia.
Con questo spirito e con un silenzio rispettoso si è svolto stamane alle 10,30 un corteo dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola fino al monumento ai caduti di piazza Martin Luther King: Dove è stato deposto un mazzo di fiori, osservato un minuto di silenzio e recitata una poesia di chi ha vissuto quegli anni di guerra in trincea – Giuseppe Ungaretti. Presente una delegazione di Forza Italia con il coordinamento provinciale composto da Francesco Ciambottini e Rodolfo Laura. I membri del Club Forza Silvio Assisi “Battito Tricolore” con il presidente Francesco Morini e il vice presidente Vicario Paolo Pizziconi. E una delegazione dell’associazione Combattenti e reduci di Assisi.

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