Anche Palazzo di Assisi ha il suo Albero della Vita, ricordando Expo 2015

Per illuminare il tutto sono serviti ben duecento metri di tubi di luci a led

Anche Palazzo di Assisi ha il suo Albero della Vita, ricordando Expo 2015

da Claudia Maria Travicelli
ASSISI – L’idea nata dopo aver visitato l’Expo Milano 2015, Gino Costantini di Palazzo di Assisi, tornato da questo viaggio di piacere si è soffermato a pensare come poter realizzare per il suo paese un “Albero della Vita”. Da subito Gino ne ha parlato con l’Associazione Culturale Palatium, che ha preso a cuore l’idea e lo ha incoraggiato.

Gino Costantini idraulico di professione, inizia così a studiare come poter realizzare la sua opera ed inizia a recuperare materiali di scarto, al CVA di Palazzo c’era del ferro vecchio è una parte l’aveva lui, questi sono serviti per realizzare la struttura e i petali, poi il gambo in politilene, materiale usato dagli idraulico come Gino.

Naturalmente Gino inizia a lavorare sull’opera, dopo cena, tutte le sere, fino a notte fonda, pezzo dopo pezzo, un cerchio di un’auto che diventerà il centro dei petali è così via. Piano piano, sera dopo sera, per costruire “l’albero della vita”, da far vivere a Palazzo di Assisi durante il periodo natalizio. Albero alto 5 metri e 50 centimetri, largo due metri e cinquanta centimetri, con una base di circa un metro e cinquanta centimetri.

Per illuminare il tutto sono serviti ben duecento metri di tubi di luci a led. Gino durante le sue sere, impegnato a realizzare questo dono per noi Palazzani, era aiutato dal giovane Kevin e (come lo definisce lui) dalla sua spalla destra Mauro Renga. Oltre che ad aiutarlo, lo spronavano e condividevano con lui emozioni e momenti di vera amicizia. Per Gino erano grandi emozioni, ogni pezzo che vedeva realizzato lo rendeva felice e gli dava forza per continuare il suo cammino.

Gino, mi riferisce le sue emozioni con le lacrime agli occhi, le sue due settimane di serate servite a realizzare i tre pezzi, che formeranno “l’albero della vita”, il suo rapporto con il giovane Kevin e i ragazzi incuriositi da questa opera, il suo affetto per Mauro Renga, la sua gioia quando è arrivato il tubo di politilene donato dalla ditta Volpi di Palazzo. I suoi grazie continui a tutti, senza dimenticare, il Parroco Don Mario e la parrocchia tutta, Osvaldo Sensi e Riccardo Bernacchia utilissimi in varie fasi della realizzazione e l’Associazione Culturale Palatium per il sostegno.

Non ultime e qui, da donna devo dire, gli si sono ingranditi gli occhi, ha voluto ringraziare sua moglie Federica e le sue bambine Maria Stella e Viola, per la pazienza e per il tempo che ha tolto loro, per realizzare il suo piccolo sogno.

Alla mia domanda, a chi volesse dedicare questa opera, Gino mi ha risposto “ai Palazzani, a chi saprà guardare questo albero con la luce della speranza e della gioia”. E qui, mi sono resa conto, che nel transitare tutti i giorni davanti a questa opera, ho provato delle emozioni, che mi hanno portato a capirne e conoscerne la storia.

Cosa auguriamo insieme a Gino, felicità, tranquillità, salute, amore e pace, che questo albero, posto nella Piazza Figli di Cambio, con le sue luci e le sue forme possa far rinascere in noi la speranza e la fratellanza. Grazie Gino, a nome di tutti i Palazzani e di quanti vorranno venire a visitare il tuo, oggi nostro “Albero della Vita“.

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