Assisi, tre mostre in una per le Feste di Fine anno

Assisi, tre mostre in una per le Feste di Fine anno “Clarite et pretiose et belle. Icone contemporanee dal vecchio e nuovo mondo”

Assisi, tre mostre in una per le Feste di Fine anno
“Clarite et pretiose et belle. Icone contemporanee dal vecchio e nuovo mondo”

da SERENA MOROSI
Assessore alla Cultura Città di Assisi
In concomitanza con l’indizione dell’anno giubilare della Misericordia annunciato da Papa Francesco, Assisi ospiterà “Clarite et pretiose et belle. Icone contemporanee dal Vecchio e Nuovo Mondo”, mostra d’arte sacra contemporanea capace di coniugare presente e passato, oriente e occidente in stretta connessione con la vocazione spirituale e culturale della città di San Francesco.

ASSISI 13 DICEMBRE – 6 GENNAIO | Sala ex-Swarovski in Piazza del Comune

Con il Patrocinio della Città di Assisi – Assessorato alla Cultura, l’evento espositivo è promosso dalla Galleria Linea Spazio Arte Contemporanea di Firenze, con organizzazione e coordinamento di Jacopo Celona, realizzato in collaborazione con la Galleria Internazionale d’Arte “Porta Coeli” – Centro Studi della Cultura Mediterranea di Venosa (PZ), con il supporto sul territorio di Giovanni Iovene dell’Associazione L’Essere Armonia di Perugia, e con la cura di Melanie Zefferino e Aniello Ertico.

[otw_shortcode_info_box border_type=”bordered” border_color_class=”otw-black-border” border_style=”bordered” shadow=”shadow-inner” rounded_corners=”rounded-5″ background_pattern=”otw-pattern-1″]INAUGURAZIONE: 13 Dicembre ore 17.00 | INGRESSO GRATUITO dalle ore 10.00 alle ore 19.00 FINO AL 6 GENNAIO[/otw_shortcode_info_box]

La mostra è concepita come un percorso attraverso rappresentazioni di “trascendenze”, ovvero immagini intrise di spiritualità, bellezza e armonia, che ricordano le parole del Cantico delle creature di San Francesco riferite alle stelle.

Il percorso espositivo si articola attraverso tre nuclei di opere:

  • il primo costituito da una collezione di icone contemporanee prodotte dai maestri iconografi del monastero Adelfotis Metamorfoseos Sotiros di Nafpaktos (Lepanto) nel rispetto dei canoni iconografici dell’ortodossia cristiana di rito bizantino e delle tradizioni tecnico artistiche tramandate per secoli in questo contesto.

Si tratta di dipinti su tavola dal forte impatto visivo, realizzati con doratura a bolo impiegando foglia d’oro 24 carati, sì da esaltare i toni delle ocre e dei preziosi pigmenti di origine minerale stesi sul supporto ligneo utilizzando la tempera all’uovo quale medium;

  • il secondo racchiude le opere di Gustavo Luis Costanzo, maestro iconografo argentino forte di una esperienza di monachesimo in Terra Santa e italiano d’adozione, il quale esprime il suo sentire religioso attraverso una pittura memore delle tradizioni bizantine di scuola cretese;
  • il terzo e ultimo nucleo è a firma di un altro pittore dal “nuovo mondo”, il brasiliano Carlos Araujo, la cui attività artistica è portatrice di un segno religioso e appare dichiaratamente di fede cattolica apostolica romana, esplicitandosi in maniera eclatante nelle grandi tavole che illustrano la Bíblia Citações (la prima copia di questo volume è stata donata a Papa Benedetto XVI dal governatore dello Stato di San Paolo nel 2007).

Assisi

Protagoniste dei dipinti di Araujo sono figure a loro modo iconiche, permeate da una “luce sacra dall’occidente” che ha una intensità corrispondente alla distanza che il Dio ci concede per fissare il suo volto.

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