Droga e giovani, la “centrale” era a Santa Maria degli Angeli

Nella serata del 23 maggio, gli agenti del Commissariato P.S. di Assisi, coordinati dal Commissario Capo Francesca D. Di Luca, hanno arrestato due giovani albanesi residenti a Santa Maria degli Angeli e già da tempo nel mirino delle forze dell’ordine perché personaggi di spicco nel traffico delle sostanze stupefacenti tra i giovanissimi del territorio dell’assisano.
Nel corso di una delle attività di controllo finalizzate alla prevenzione e al contrasto dei reati concernenti il traffico illecito di droga, gli agenti del commissariato sono riusciti a bloccare e ad identificare due giovani di origine albanese mentre si allontanavano da un noto locale della zona divenuto oramai ritrovo abituale di giovani ragazzi noti alle forze dell’ordine come assuntori di droghe. All’atto del controllo uno dei due, un giovane albanese di 26 anni, residente ad Assisi ormai da tempo ma senza una stabile occupazione, sentitosi ormai alle strette decideva di consegnare un pacchetto di sigarette al cui interno gli agenti hanno trovato delle infiorescenze di sostanza tipo marjuana del perso di circa 3 grammi. Per tale motivo il ragazzo sarebbe stato successivamente segnalato alla locale Prefettura per uso personale di sostanza stupefacente ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/90.
Dopo il rinvenimento della sostanza, entrambi i ragazzi sono stati condotti presso gli Uffici del Commissariato per gli ulteriori accertamenti.
Già da tempo, un lungo e capillare lavoro investigativo basato su diversificate attività informative permetteva agli agenti del Commissariato di Assisi di delineare un quadro ben preciso del giro di spaccio di sostanze stupefacenti tra i ragazzi del territorio di Assisi, Santa Maria degli Angeli e Bastia, riuscendo altresì ad individuare le figure che più di altre hanno assunto rilievo nel giro. Si tratta di giovani ragazzi ai quali i propri coetanei possono rivolgersi in qualsiasi momento della giornata attraverso utenze telefoniche a ciò dedicate per procurarsi droga di qualsiasi tipo per “svoltare” la serata noiosa o prepararsi allo “sballo” del fine settimana.

Giunti in Commissariato, nel corso della perquisizione personale, è bastato vedere sulla spalla di uno dei due giovani albanesi, ventenne, giunto in Italia con un visto per turismo, un tatuaggio ritraente il drago simbolo del proprio Paese l’Albania, che agli agenti è apparso subito chiaro chi avevano di fronte: uno dei più importanti spacciatori della zona noto nell’ambiente come “Giulio”. Per averne ulteriore conferma, davanti al giovane, gli agenti hanno composto telefonicamente i numeri di cui gli stessi erano venuti in possesso a seguito delle attività di indagine e che sarebbero stati utilizzati dal noto spacciatore per la sua attività illecite. Entrambi i telefoni che il giovane ventenne albanese aveva in tasca hanno iniziato a squillare. Non c’erano più dubbi. Il noto spacciatore Giulio era caduto nella rete.

Indosso all’albanese gli agenti hanno ritrovato un mazzo di chiavi che il giovane ha in un primo momento dichiarato essere quello dell’appartamento della propria ragazza con la quale viveva in una frazione del comune di Perugia. Tali dichiarazioni sono risultate però contrastanti con le informazioni raccolte in merito dalla polizia di Assisi. Gli agenti hanno deciso così di portarsi presso l’abitazione sita in Santa Maria degli Angeli e nota alla polizia come dimora di “Giulio”. Di nuovo centro. Le chiavi del mazzo trovato in possesso del giovane albanese riuscivano ad aprire il portone d’ingresso della palazzina individuata.
Solo a quel punto il giovane albanese ha confessato di abitare proprio in quello stabile e di far uso saltuario di sostanze stupefacenti. Sorprendente lo scenario che gli agenti si sono trovati di fronte. La casa era una vera e propria base logistica per svolgere l’attività illecita di cessione di sostanza stupefacente, con tutto il necessario per la preventiva preparazione delle dosi e il reperimento del materiale utilizzabile a tal fine. Entrati in casa gli agenti hanno trovato 100 grammi circa di marjuana, confezionata in due pacchi di cellophane, all’interno di una giacca ben occultati ben 1600 euro di banconote di vario taglio, stipata all’interno di un tiretto della cucina due involucri di cocaina purissima del peso di circa 20 grammi, due bilancini di precisione, cartine, coltellino e tutto quanto utile per il confezionamento dello stupefacente.
Sono stati inoltre trovati orologi, macchine fotografiche, un computer portatile, vari monili di cui lo stesso non riusciva a giustificarne la provenienza. Infine sono state scovate all’interno di un mobile della camera svariati bancomat e poste pay, numerosi telefoni cellulari e diverse schede sim utilizzate per un’attività ben organizzata di spaccio.
A quel punto sono scattate subito le manette.

Il ragazzo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e denunciato per il reato di ricettazione.
Durante la perquisizione domiciliare si scopriva che l’appartamento era abitato da un secondo soggetto, un uomo albanese di circa 40 anni, residente ad Assisi, già noto alle forze dell’ordine e con precedenti di polizia specifici, ha pendente infatti una condanna per spaccio di droga a 3 anni di reclusione e al pagamento di 12000 euro di multa. Verso le tre di notte, il personale rimasto sul posto ha notato sopraggiungere nel parcheggio antistante l’abitazione una autovettura condotta proprio dal secondo inquilino che accertamenti successivi permetteranno di individuare come titolare del contratto di locazione dello stesso appartamento. Immediatamente bloccato e sottoposto a perquisizione personale e del mezzo, gli agenti sono riusciti a trovarlo con indosso una cospicua somma di denaro di vario taglio e all’interno della macchina da lui condotta a scovare una mazza da baseball e un grosso machete. Tratto in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti, l’uomo dovrà rispondere anche del reato di ricettazione e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Del fatto veniva data immediata notizia al P.M. di turno della Procura della Repubblica del Tribunale di Perugia, Dr. C. Cicchella che disponeva il rito per direttissima. Alle ore 11.30 di ieri si è celebrata l’udienza con la quale il G.I.P. Dr. Ventola, ritenendo sussistenti le condizioni di flagranza del delitto ascritto ad entrambi, ha convalidato l’arresto dei due albanesi eseguiti nel corso della notte dagli agenti del Commissariato di Assisi. Inoltre, ritenendo sussistere per entrambi gli arrestati il pericolo di reiterazione criminosa agevolmente desumibile oltre che dalle modalità dei fatti ( utilizzazione di una abitazione come base logistica per svolgere l’illecita attività di cessione di sostanze stupefacenti con preventiva preparazione delle dosi e reperimento del materiale utilizzabile a tal fine) dalla condanna seppur non definitiva risultante a carico di uno dei due per delitto specifico e del coinvolgimento dell’altro in una pericolosa rete relativa al traffico di stupefacenti in zona, il G.I.P ha disposto per il noto Giulio quale unica misura cautelare adeguata quella della custodia in carcere e per il suo inquilino l’obbligo di dimora nella frazione di Santa Maria degli Angeli con il divieto di uscire dalla propria abitazione dalle ore 21.00 alle ore 7.00 del giorno successivo.

Continuano le indagini da parte degli agenti del Commissariato che non escludono ulteriori importanti sviluppi.

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