Elezioni Assisi, Morini: «I Camaleontici giochi di potere»
Morini: “Il concetto deve essere chiaro e cristallino: apriamo le porte a una vera Rivoluzione idealistica sfondando definitivamente le porte a quel “bene comune” che forse i nostri giovani neanche conoscono”.
da Francesco Morini (coordinatore comunale e candidato Sindaco di “Realtà popolare” Assisi)
Finalmente la campagna elettorale si avvia nella fase calda negli ultimi cento giorni: mentre molti sembrano avere le idee chiare in proposito, come “Realtà popolare” che ha avviato una serie di incontri pubblici nelle “Riunioni di Incontro”, decisive per delineare programmi e persone per la candidatura; molti altri invece hanno avviato la classica fase “camaleontica” e molto ambigua per rigirarsi l’elettorato a piacimento facendo finta che durante questi cinque anni di Amministrazione ormai uscente siano state aspettative rosee sia per la stessa maggioranza che per l’opposizione.
Così mentre aspettiamo l’ennesimo teatrino del Consiglio Comunale in attesa dell’approvazione del Bilancio di fine mandato (con risorse scarse e mal distribuite), assistiamo a promesse, lusinghe e ogni manovra della peggiore politica pur di recuperare consensi perduti laddove ce ne vogliano. Vorrei aggiungere pure e ribattere ad alcuni assessori/consiglieri che è inutile dare il contentino modello 80€ Renziano (posti di lavoro con rimborso da Voucher Inps, o fantomatici reclami/rimborsi su utenze acqua ormai salite alle stelle e con voci in fattura incomprensibili): ma mi chiedo i Signori dove vivevano su Marte durante questi anni da ricordarsi di certe problematiche solo ora a cento giorni dal voto? Non parliamo poi dell’eterna diatriba Ricci/Bartolini perché ormai non fa più clamore, né di altre promesse dell’ultima ora che sono solo “fantascientifiche” forme di recupero voto.
Allo stesso tempo queste “Truppe cammellate” hanno anche chi trama di nascosto: sono coloro che tessono le fila nelle retrovie per conservarsi intatti il loro predominio territoriale in campo imprenditoriale fregandosene della situazione di profondo disagio che versa la comunità assisana sull’orlo di una soglia di povertà che attanaglia ormai anche la classe borghese. Così un fantomatico imprenditore di un noto marchio locale ha il vizio di ondeggiare tra il cdx e il csx pensando che sia una gioco plausibile, non comprendendo da un lato che non solo lui abbia la famiglia da tutelare e allo stesso tempo allontani ulteriormente la gente dalla politica ormai stanca delle continue ambiguità frutto di un continuo predominio personalistico. Questo ritengo sia doveroso additarlo ed evidenziarlo perché se qualcuno invoca alla “normalità” anche civica: mi chiedo se questa normalità sia rappresentata dal fatto che gli squallidi camaleontismi siano il negare al popolo Assisano ogni importanza solo per non perdere l’egemonia e il potere sul territorio.
Proprio in questi giorni ho assistito stupito all’inizio della campagna elettorale Romana con la candidatura di Bertolaso da parte di una frangia del cdx. Il mio stupore è rappresentato dal fatto che quella affermazione sul valore dei ROM (poi rientrata) partita dal Signore ex Protezione Civile, non è niente a confronto fatti legati a certi personaggi conosciuti ad Assisi, di un noto schieramento civico assisano (in maggioranza): come abbiano legami di affari molto occulti con gli stessi ROM. I quali facendo da prestanome su immobili (per risparmio su Tasse e quant’altro, essendo i ROM esenti) vengono usati a scopo intimidatorio per ritorsione e minaccia nei confronti di quegli inquilini specie se morosi – fregandosene del profondo disagio solo per la loro avidità lucrativa.
Capirete il perché “Realtà popolare” non voglia scendere a compromessi con nessuno degli esponenti locali politici in quanto tutti sono responsabili del tracollo e del degrado cui ha portato Assisi in questi anni anche dal punto di vista turistico: inferiore alle attese e che potrebbe dare molto di più dal punto di vista anche laico rafforzando la religiosità e la riservatezza cui può dare un luogo Sacro e Santo come Assisi.
Il concetto deve essere chiaro e cristallino: apriamo le porte a una vera Rivoluzione idealistica sfondando definitivamente le porte a quel “bene comune” che forse i nostri giovani neanche conoscono.
Io stesso sono consapevole che se riesco ad entrare in Consiglio Comunale, che da ora in avanti gli Assisani possono stare tranquilli: senza alcun compromesso e alcun scheletro nascosto negli armadi, Assisi potrà recitare il vero ruolo da protagonista e tornare a splendere come la vera meta ambita per il “San Francesco” che tutti amiamo profondamente.
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