I Carabinieri del maggiore Marco Sivori di Assisi arrestano spacciatore di Bastia Umbra

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Maggiore Marco Sivori

COMUNICATO ARMA DEI CARABINIERI
ASSISI – Nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria, convenzionalmente denominata “Ricarica 2013”,  i Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze, hanno dato esecuzione a 19 ordinanze di custodia cautelare (12 in carcere e 7 ai domiciliari), sul conto di un’organizzazione criminale  composta da soggetti di origine albanese ed italiani, indagati a vario titolo per associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti del tipo cocaina nonché per detenzione a spaccio di droga.

In tale ambito, nel corso della notte, i carabinieri della Compagnia di Assisi, Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno tratto in arresto   Q. S. di anni 45, residente a Bastia Umbra (PG), coniugato con cittadina albanese, nullafacente.

Lo stesso, già sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con obbligo di dimora nel comune di Bastia Umbra, annovera pregiudizi penali per reati contro il patrimonio, ricettazione ed in materia di stupefacenti; i fatti per i quali è stato arrestato risalgono alla fine del mese di ottobre 2013 e risulterebbero essere stati commessi nella provincia di Pisa, a Castelfranco di Sotto.

Il prevenuto in quella circostanza avrebbe ceduto a tre suoi connazionali 100 grammi circa di cocaina allo stato “grezzo”.

L’indagine scaturisce a seguito di un omicidio commesso a Fucecchio (FI) il 15 luglio 2012 in occasione del quale è stata avviata una attività investigativa sul conto di un cittadino albanese rivelatosi poi al vertice di un’organizzazione criminale che gestiva una ampia fetta dello spaccio tra Pisa e Firenze e che ha consentito di mettere in luce un fiorente commercio di “cocaina” effettuato anche mediante l’impiego di alcuni giovani italiani addetti materialmente allo smercio “al minuto”  della predetta sostanza.

L’albanese è stato associato alla Casa di Reclusione di Perugia Capanne” a disposizione della competente A.G.

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