Ho letto alcune dichiarazioni di Claudio Ricci sul programma elettorale e mi sono meravigliato di come esse possano essere condivise da alcuni suoi sostenitori, ad esempio quelli del Nuovo centrodestra”: lo dice il capogruppo regionale di Forza Italia, Raffaele Nevi. “Quando si parla di trasformazione della E45 in autostrada – spiega Nevi – forse ci si dimentica che chi sta portando avanti questo progetto, senza pedaggio per gli umbri, è il ministro Lupi, che di Ncd è uno dei leader.
Ci si dimentica anche che la proposta è passata in Consiglio regionale quasi all’unanimità, su input dell’intero centrodestra, con l’esclusione di Cirignoni, Goracci, Dottorini e Brutti, che hanno votato contro. Stesso discorso vale per la Asl unica: il centrodestra in Aula ha sostenuto e ha votato, dopo lunghe discussioni interne, viste le diverse sensibilità presenti, per la proposta di riduzione a due Asl, che poi è passata”.
“Noi siamo sempre disponibili a discutere – sostiene Nevi – e Forza Italia da sempre cerca di anteporre le ragioni dell’unità delle forze alternative alla sinistra a interessi di parte politica, ma per noi il programma conta molto, perché abbiamo a cuore i problemi reali dei cittadini. Siamo pronti a confrontarci e rispettiamo le idee di tutti, soprattutto di Claudio Ricci, ma non faremo mai quello che fa la sinistra, cioè gli accordi sulle poltrone e poi i litigi e le divisioni sulle cose da fare”.
Il consigliere regionale Gianluca Cirignoni (gruppo misto) invece dichiara: “Sulla sciagurata ipotesi di trasformazione in autostrada della E45, che recherebbe solo un danno all’Umbria, Claudio Ricci ha preso una posizione chiara e limpida in difesa delle famiglie e delle imprese, dicendo un coraggioso no a questo progetto faraonico e inutile per l’Umbria”. Inoltre, rimarca che “sulla E45 le priorità devono essere la messa in sicurezza ed il monitoraggio dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, che assorbono ogni anno decine di milioni di euro. La gestione – aggiunge Cirignoni – dovrebbe essere affidata, come accaduto per la strada di grande comunicazione Firenze–Pisa-Livorno, ad un consorzio tra le Regioni interessate al suo passaggio. L’Umbria dovrebbe esserne capofila, data l’importanza che per la nostra regione riveste la superstrada (in qualità di spina dorsale della viabilità regionale) ed in considerazione del fatto che lo Orte-Ravenna per oltre il 60 percento del suo tracciato interessa il nostro territorio”.
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