Omaggio 80 anni Arvo Pärt, alla Basilica di Assisi

Omaggio 80 anni Arvo Pärt, alla Basilica di Assisi.
Omaggio 80 anni Arvo Pärt, alla Basilica di Assisi.

Omaggio 80 anni Arvo Pärt, alla Basilica di Assisi.
La Sagra Musicale Umbra festeggia i suoi 70 anni di vita celebrando l’ottantesimo compleanno di Arvo Pärt, uno dei massimi interpreti della spiritualità contemporanea in musica, ospitando il concerto a lui dedicato fra gli affreschi di Giotto della Basilica Superiore di Assisi. Venerdì 18 settembre alle ore 21, per questo suggestivo e sontuoso appuntamento della Sagra, sono state chiamate le voci immacolate dei Tallis Scholarsdirette da Peter Phillips, formazione capace di creare un dialogo specialissimo fra la polifonia del celebre compositore estone e i grandi maestri del passato. «Non c’è bisogno di sottolineare quanto emozionante sia ascoltare il celebreMiserere di Gregorio Allegri, forse il più leggendario salmo della storia della musica, nello splendore artistico del tempio di San Francesco – precisa Alberto Batisti, Direttore artistico della Sagra -. Ma il programma del concerto presenta interessanti e affascinanti spunti musicali perché si suddivide sostanzialmente in due periodi storici della polifonia sacra: da un lato quello dell’epoca «Tudor» del Cinquecento inglese, secolo turbolento che vide la rottura con la Chiesa di Roma e la fondazione della Chiesa anglicana, dall’altro – proprio con il Miserere di Allegri come “ponte” – quello dei nostri giorni, rappresentato dalle pagine affascinanti di Pärt, del quale abbiamo celebrato gli 80 anni proprio il giorno inaugurale della Sagra, l’11 settembre».

La criticità del periodo in cui Enrico maturava la dissoluzione – e la sistematica distruzione – dei monasteri cattolici trova eco nei brani dei tre musicisti inglesi in programma, John Taverner, John Sheppard e Thomas Tallis. Nella loro opera si rintraccia sia uno stile «florido» ereditato in parte dalla scuola franco-fiamminga continentale, che segnava gran parte del regno di Enrico, sia uno stile «protestante», severo e con parole in inglese sotto Edoardo; sia ancora uno stile nuovamente «cattolico», con un ritorno al latino sotto Maria, che ristabilì i rapporti con Roma, per finire con un compromesso tra i due sotto Elisabetta, più tollerante nei confronti di chi continuava – purché in privato – a professare la vecchia fede.

Circa 100 anni più tardi, attorno al 1638, Gregorio Allegri compone il suo Miserere, da quattro secoli una delle pagine polifoniche più celebri del periodo barocco. Il manoscritto del brano venne custodito gelosamente dal Coro della Cappella Sistina, della quale Allegri fu tenore per oltre vent’anni, fino alla sua morte avvenuta nel 1652. La possibilità di una partitura scritta del Miserere la si deve – narra la storia – al quattordicenne Mozart, che ascoltandolo nel 1770 riuscì a trascriverne la pagina a memoria e l’anno successivo uscì una prima edizione a stampa. Tuttavia, la partitura fu continuamente «abbellita» tanto che, nell’Ottocento, raggiunse un apice tale da rendere il brano assolutamente memorabile.

In questo contesto, potrebbe sembrare una forzatura associare la produzione del grande compositore contemporaneo Arvo Pärt alla polifonia del Quattro-Cinquecento, ma questo significherebbe ignorare gli otto anni di silenzio osservato dal musicista tra il 1968 e il 1976 – l’Estonia faceva parte all’epoca dell’Unione Sovietica – durante il quale Pärt studiò accuratamente la monodia gregoriana e la produzione dei primi polifonisti. Questo approfondimento ha contribuito a formare il particolare stile compositivo che ha reso famoso Pärt, ispirato al suono delle campane («tintinnabuli», per affermazione dello stesso autore) e che brilla in tutta la sua forza evocativa nei brani proposti nel concerto di assisi.

«Mi domando – si chiede ad esempio Peter Phillips, il direttore dei Tallis Scholars – se ci sia una frase più bella della musica polifonica contemporanea come quella che accompagna le parole “All’udir ciò rimasero stupiti” (They marvelled) nel Tributo a Cesare […] E come “scampanio” – osserva ancora – vi è poco da paragonare alle parole “In verità vi dico” (Verily I say unto you) contenute nelle battute finali della Donna con un Vaso d’Alabastro».

La Fondazione offre un servizio di navetta gratuito per raggiungere i luoghi dei concerti fuori Perugia. La partenza per Assisi è fissata alle ore 19.40 da Piazza Italia, con sosta in Via Palermo alle 19.50. Il ritorno a Perugia avviene dieci minuti dopo il termine di ogni concerto. E’ obbligatoria la prenotazione, che può essere fatta presso il punto informativo di Corso Vannucci o telefonando al numero 338-8668820.

THE TALLIS SCHOLARS

The Tallis Scholars sono stati fondati nel 1973 dal loro direttore Peter Phillips. Attraverso le loro incisioni e concerti, si sono affermati e rapidamente imposti al pubblico di tutto il mondo come uno dei gruppi più prestigiosi di musica vocale. È infatti grazie all’attento lavoro sull’intonazione e sulla fusione timbrica delle voci che Peter Phillips ha cercato di creare una purezza e una chiarezza di suono assolute, presto divenuta la cifra stilistica che caratterizza The Tallis Scholars.

Il complesso tiene circa 70 concerti l’anno nelle maggiori sale, chiese, festival e teatri d’Europa, Stati Uniti, in Australia e Giappone (dove hanno compiuto più di 10 tournées). Nell’Aprile del 1994 The Tallis Scholars hanno cantato per inaugurare i restaurati affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina e pochi mesi prima hanno celebrato il IV centenario della morte di Palestrina con un concerto nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, ove Palestrina era stato maestro di cappella.

Nel dicembre del 1998 hanno festeggiato il loro millesimo concerto a New York. Nello stesso anno si sono esibiti in Italia (a Ferrara, su invito di Claudio Abbado) e a Londra nella National Gallery, in uno speciale concerto in occasione del loro venticinquesimo anniversario, eseguendo la prima assoluta di un lavoro composto per loro da John Tavener e narrato da Sting, e successivamente, nel 2000 a New York, con Paul McCartney.

Parte della reputazione dei Tallis Scholars deriva dalla collaborazione con la casa discografica Gimell Records, fondata da Peter Phillips e Steve Smith nel 1981 con l’obiettivo di incidere esclusivamente The Tallis Scholars. Molte delle loro incisioni hanno ricevuto prestigiosi premi, tra i quali «Record of the Year» della rivista Gramophone (la prima volta che il premio è stato attribuito ad un complesso di musica antica) e due «Diapason d’or de l’année». Negli ultimi mesi, il complesso ha ottenuto un grande successo con un nuovo cd («Tintinnabuli») dedicato a musiche di Arvo Pärt in occasione degli 80 anni del compositore.

Nel 2013 i Tallis Scholars hanno festeggiato i 40 anni dalla fondazione con una impressionante serie di concerti in ogni parte del mondo e continuano ad effettuare regolari tournée in tutto il mondo con oltre 70 concerti all’anno; nel 2014, per dare una idea della loro attività, hanno cantato in Corea, Giappone, Nuova Zelanda, Australia, Stati Uniti ed in tutta Europa.

PETER PHILLIPS

Peter Phillips ha acquisito una impressionante quanto inusuale reputazione, dedicando la sua vita e lavoro alla ricerca ed esecuzione della polifonia rinascimentale. Ha fondato i Tallis Scholars nel 1973, con cui è apparso in oltre 2000 concerti ed ha inciso più di 50 dischi, incoraggiando l’interesse per la polifonia in tutto il mondo. Come risultato del suo lavoro, fra concerti, registrazioni, premi di riviste, pubblicazione di edizioni musicali e articoli scritti, la musica rinascimentale è arrivata ad essere accettata per la prima volta come parte del repertorio classico comune.

Oltre ai Tallis Scholars, Peter Phillips continua a lavorare con altri ensemble specialistici. Fra questi il Collegium Vocale di Gent, il Vox Vocal Ensemble di New York. il Musix di Budapest. Lavora intensamente anche con i BBC Singers con cui è apparso dal vivo in un trasmissione su BBC Radio 3.Tiene numerose masterclasses e seminari corali ogni anno in tutto il mondo ed è direttore artistico della Tallis Scholars Summer School in Gran Bretagna e Stati Uniti, corsi corali dedicati all’esplorazione dell’eredità musicale rinascimentale e allo sviluppo dello stile esecutivo appropriato. Peter Phillips è stato recentemente nominato Director of Music al Merton College di Oxford, dove ha dato vita ad una nuova Choral Foundation nel 2008.

Oltre all’attività di direttore, è noto anche come scrittore. Per molti anni ha contribuito alla pagina musicale (e a quella del cricket) di The Spectator. Nel 1995 è divenuto proprietario ed editore del Musical Times, il più vecchio ed ancora pubblicato giornale musicale del mondo. Il suo primo libro, English Sacred Music 1549-1649, è stato pubblicato da Gimell nel 1991, mentre il secondo, What We Really Do, un impassibile resoconto di cosa sia andare in tournée, insieme a squarci sulla preparazione e l’esecuzione della polifonia, è atato pubblicato nel 2003.

Nel 2005 Peter Phillips è stato creato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura francese, una onorificenza insignita a coloro che hanno contribuito alla comprensione della cultura francese nel mondo. Nel 2006 il suo ciclo di liriche per contralto Four Rondeaux by Charles d’Orleans è stato eseguito in prima al Guggenheim di New York con grande successo di critica.

PROGRAMMA

Venerdì 18 settembre, ore 21.00

Assisi, Basilica Superiore di San Francesco

THE TALLIS SCHOLARS

Peter Phillips, direttore

 «OMAGGIO AGLI 80 ANNI DI ARVO PÄRT»

Jerónimo de Aliseda

c1548 – Granada 1591

«Beatus Franciscus», mottetto a 5 voci

John Taverner

c1490 [Lincolnshire] – 1545 [Boston]

«Kyrie Leroy», a 4 voci

Jean Mouton

c1459 – Saint-Quentin 1522

«Nesciens Mater», a 8 voci in due cori

Arvo Pärt

Paide, Estonia 1935

«The Woman with the Alabaster Box» (1997), a 8 voci in due cori

«Tribute to Caesar» (1997), a 4 voci

Thomas Tallis

«Sancte Deus», a 4 voci

John Sheppard

c1515 – 1558

«Libera nos, salva nos» (I & II), a 7 voci

Gregorio Allegri

Roma 1582 – 1652

«Miserere mei» (Salmo 51), a 9 voci in due cori

Thomas Tallis

«Miserere nostri», a 7 voci

Arvo Pärt

«Triodion» (1998), a 4 voci

« … Which was the son of … » (2000), a 4 voci

Info e biglietti:

Fondazione Perugia Musica Classica Onlus, Piazza del Circo 6  – 06121  PERUGIA

Tel. 075-5722271;  e-mail: info@perugiamusicaclassica.com

Sito web: www.perugiamusicaclassica.com

Biglietteria:

Punto Informativo di Corso Vannucci, 49 – Perugia, tel. 338. 866 88 20  (orario 11-13/14-19)

Presso la sede del concerto a partire da un’ora prima dello spettacolo.

Presso i punti vendita autorizzati e on line sul sito: www.perugiamusicaclassica.com.

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