Realtà Popolare, Tamburi: “Questo Consiglio non s’adda fare!”

Assisi, dimissioni Coordinatore Comunale, alcune note di Tamburi
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Realtà Popolare, Tamburi: “Questo Consiglio non s’adda fare!”
Tamburi: “Chi ha la responsabilità dovrà risponderne al momento che chiederà di nuovo il voto”

da Giampiero Tamburi (Segretario Nazionale Realtà Popolare) – Ancora una volta ed inequivocabilmente, si è evidenziata l’incapacità della maggioranza del Consiglio comunale di Assisi a gestire le faccende della comunità in modo adeguato rispetto alle aspettative e per gli interessi dei cittadini.

Quella comunità che, a suo tempo, ha votato quei signori che, oggi, non sono più capaci di portare avanti il benessere della città cadendo in quei giochi di potere personale che tutto hanno meno che l’oggettività che dovrebbe portare verso il benessere della comunità che rappresentano.

È evidente a questo punto che gli aspetti di poca chiarezza o, se vogliamo, di estrema chiarezza, dipende dai punti di vista, vengono alla luce in tutta la loro drammaticità. In primo luogo chi ha lasciato questa Assemblea per andare alla Regione, ha creato un abisso di gestione incolmabile, nella maggioranza, che non è riuscita a trovare la quadra per poter andare avanti con il proprio mandato in modo oggettivo, secondo quanto il partito di appartenenza aveva dichiarato nella campagna elettorale.

In secondo luogo è evidente che, chi ha ora in mano le redini della politica amministrativa di maggioranza, non è in grado di garantire la compattezza e la coesione necessaria a portare avanti un serio discorso di coerenza per le soluzioni dei problemi.

L’opposizione si può anche capire che sta facendo il proprio gioco, senza condividerne gli atteggiamenti, perché sottrarsi ad una lotta attiva favorendo l’astensionismo, disertando le riunioni, non è il modo migliore per onorare quella fiducia datagli dai propri elettori ma, per quanto riguarda l’altra parte, la cosi detta maggioranza, non è politicamente e moralmente accettabile, sottrarsi alle proprie responsabilità permettendo, con delle essenze fatte ad hoc, impedire il regolare espletamento della seduta del Consiglio per mancanza del numero legale che proprio loro dovevano garantire, sia sotto l’aspetto politico che morale.

Una bassa strategia usata a suo tempo, per impedire l’approvazione del bilancio, dalla maggioranza del Comune di Bettona, favorendo l’allontanamento dalla seduta di 3 Consiglieri, sempre di maggioranza (questa volta a ruoli invertiti, con la destra all’opposizione).

Un ostruzionismo viscerale come questo denota solo una mancanza di responsabilità dei propri ruoli laddove non sia il segnale di un disegno ben preciso per scopi ed interessi che cozzano inequivocabilmente con quelli della comunità di Assisi.

In effetti è questo quello che è successo nella seduta del Consiglio che si doveva svolgere il giorno 29 Dicembre, rimandata appunto per mancanza del numero legale dovuto e qui è opportuno ripeterlo, per mancanza della presenza di alcuni membri della maggioranza.

Gli argomenti da discutere erano solamente due: 1) Il Piano Regolatore Generale – Parte Operativa (PRG-PO n.1), comprensivo del rapporto ambientale e della sintesi non tecnica, adottato con D.C.C. n. 21 del 12.03.2015.

Esame Osservazioni delle frazioni di Torchiagina, Petrignano, Palazzo e Tordibetto. Già di per sé impegnativo e necessario alla normale gestione di un aspetto determinante per la città 2) Istallazione dell’antenna ripetitore radiomobile in località Caminaccio. Gestita, secondo i pareri delle parti in causa in maniera disastrosa per le decisioni contrastanti nel tempo fatte sempre dalla maggioranza.

Comunque, ai fini della nostra ipotesi di mala gestione del Consiglio, poco importa quale sia la causa che ha portato a questo increscioso stallo della buona gestione della cosa pubblica. Chi ha la responsabilità dovrà risponderne al momento che chiederà di nuovo il voto per potersi di nuovo sedere su quel Consiglio che tanto male ha gestito fino ad ora e quel tempo non è lontano.

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