da Giorgio Bartolini
Il sindaco Ricci non si smentisce mai per il suo fantasioso opportunismo. L’ultimo privilegio che si è regalato a spese dei contribuenti assisani, che pagano l’Imu più alta dell’Umbria e una Tari esorbitante, è stato quello di prelevare dalle “sacre” vacanze marine un consigliere comunale, autotrasportandolo con tanto di macchina del comune e vigile urbano fino ad Assisi, e ritorno. Questo per garantirsi la presenza di costui, e quindi di un ipotetico numero legale, nell’ultimo consiglio comunale del 31 luglio.
Da questa vicenda appare arroganza e superficialità nell’amministrare con scarso senso di “legalità” per una spedizione dal mare ad Assisi (e ritorno) a spese dei cittadini, nel momento in cui le recenti disposizioni governative impongono persino ai sindaci l’uso limitato delle cosiddette auto blu. Infatti non appare giustificabile questo comportamento, perché il consiglio comunale era stato programmato da più giorni, e quindi era un evento prevedibile, per cui il consigliere aveva l’obbligo di presenza a sue spese, perché tra l’altro, “prende” il gettone di presenza.
L’uso della macchina quindi appare improprio, ma oltre a questo aspetto di sperpero di denaro pubblico, di non poco conto, c’è da dire che l’utilizzo dei vigili urbani è finalizzato per tutti altri scopi.
Ma Ricci, sempre più distratto rispetto alle vicende assisane per inseguire personali traguardi perugini, promettendo a parole riduzioni di tasse, si era reso conto che, tra l’altro, proprio in quel giorno, nella città che ancora è chiamato ad amministrare era la vigilia della grande Festa del Perdono, con migliaia di pellegrini, che richiedono una maggior presenza di vigili urbani in un periodo che coincide anche con le ferie?
Commenta per primo