Stefano Bollani in concerto al Teatro Lyrick di Assisi
Giovedì 7 gennaio alle 21,15, musica come enorme gioco da reinventare in continuazione
Tra gli artisti più attesi sul palcoscenico del Teatro Lyrick di Assisi c’è senza dubbio il poliedrico Stefano Bollani, che si esibirà dal vivo giovedì 7 gennaio alle ore 21.15.
Piano Solo Tour Bollani è un puzzle di musica, di simpatia, di estemporaneità che si fondono in continuazione per poi cogliere e plasmare i suoni in un continuo dialogo fra improvvisazione e canzone, pubblico e pianista.
Nel suo concerto in Piano Solo non chiedetegli cosa farà, Stefano Bollani non lo sa finché non appoggia le sue dita sui tasti ed inizia a ripercorrere il suo io, la sua memoria, i suoi sentimenti.
Piano Solo è un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni ‘40 fino ad arrivare ai bis a richiesta in cui mescola 10 brani come se fosse dj.
Un viaggio incredibile, dove Bollani sembra prendere per mano ogni spettatore per portarlo accanto a se, nella sua musica piena di sentimento e di divertimento. Destrutturando e ricostruendo ogni volta in modo diverso i brani che spesso ritroviamo nei suoi dischi.
Musica come enorme gioco da re-inventare in continuazione, da solo o con i compari più diversi.
Bollani sale sul palco per imparare ogni sera qualcosa e “perché è più conveniente che pagare uno psicanalista”. Cerca stimoli ovunque, in tutta la musica del passato ma soprattutto esplora il presente, l’attimo, improvvisando a fianco di grandi artisti come il suo nobile mentore Enrico Rava, Richard Galliano, Bill Frisell, Paul Motian, Chick Corea, Hamilton de Holanda.
Con lo stesso animo si insinua all’ interno di orchestre sinfoniche come la Gewandhaus di Leipzig, la Scala di Milano e l’Orchestre National de Paris facendosi prendere per mano da direttori coraggiosi e entusiasti come Riccardo Chailly, Krjstian Jarvi, Daniel Harding.
Venerdì 29 gennaio 2016, inoltre, Stefano Bollani incontrerà l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Zubin Mehta in un concerto al Mandela Forum di Firenze, guidato dalla bacchetta di Mehta, Bollani interpreterà la Rhapsody in blue di George Gershwin.
Insieme al bassista Jesper Bodilsen e al batterista Morten Lund, da 12 anni, cerca il modo di far vivere al pubblico lo stesso divertimento che provano loro ogni qual volta le voci dei loro strumenti si uniscono. Celebra la forma-canzone fianco a fianco con Caetano Veloso e Hector Zazou ma anche insieme a noti conterranei quali Irene Grandi, Fabio Concato, Elio e le storie tese.
Quando non suona, scrive libri o inventa spettacoli teatrali come Primo Piano, con la Banda Osiris o La regina dada, scritto e interpretato insieme a Valentina Cenni, che oltre a essere una meravigliosa attrice è la donna che vive al suo fianco.
In radio, complice quel geniaccio di David Riondino, ha dato vita al Dottor Djembè, onnisciente musicologo che ha sparso semi di ironia e sarcasmo per svariati anni dai microfoni di RadioRai3. In tv, dopo l’esperienza alla corte di Renzo Arbore, si è lanciato per Rai3 in jam-session di parola e musica in due stagioni del suo Sostiene Bollani.
Tutto sempre per comunicare gioia. Joy in spite of everything, come recita il titolo di un suo recente lavoro per ECM, prendendo in prestito una frase del grande Tom Robbins.
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