Maurizio Terzetti e quel muro? E’ per Fra’ Capitombolo!
da un post su Facebook di Maurizio Terzetti
Qualche tempo fa, è arrivato al Sacro Convento di Assisi un confratello molto importante nell’Ordine, che tutti conoscono per le sue grandi doti di teologo e, anche, per una sbadataggine congenita che notoriamente lo porta a inciampare dovunque, che dica messa o che incontri le alte gerarchie con le quali è solito confrontarsi.
Bonariamente, per tutti, il confratello in San Francesco è chiamato per questo Fra Capitombolo, con la sua fraterna approvazione.
Ha fatto una visita molto accurata del Sacro Fortilizio di Assisi e, com’era normale, qui e là ha provato molte volte ad andare gambe all’aria. Le sale, le scale, i corridoi, le terrazze del Convento non sono un tavolo da biliardo e Fra Capitombolo, dottore del Capitolo Generale, era già caduto più volte allorché, camminando lungo il parapetto che cinge il Prato della Basilica superiore, sporgendosi sbadatamente, è stato sul punto di precipitare dall’alto muraglione, malamente protetto, che raccorda le due Basiliche.
Subito i frati zelanti che guidano il Sacro Fortilizio si sono fatti parte diligente e, più realisti del re, per non incorrere in guai seri ove mai un frate o un comune mortale dovesse rischiare, per colpa loro, l’osso del collo come il loro Fra Capitombolo, in quattro e quattr’otto hanno deciso che quel muricciolo, sul quale romanticamente generazioni di assisani si sono sedute per colloquiare fra di loro all’ombra della Bellezza Basilicale, andasse sopraelevato di un metro per la pubblica incolumità e, perché no, per la tutela civile e penale delle loro fratesche persone.
Fra Capitombolo è ripartito, forse nemmeno sa del muro in costruzione, delle sue notevoli misure in altezza, il cantiere è stato approntato, qualcuno ha mugugnato, i frati hanno replicato con facezie da sacrestia e hanno ostentato uno spiccato senso della proprietà del Bene Basilicale e dei suoi sacri perimetri.
Pazienza se il Bene del Panorama è inibito, se la visuale prospettica della Basilica superiore, dall’inizio di via San Francesco, non sarà mai più la stessa, se anziché un muro, un’elegante ringhiera poteva servire alla bisogna, come quella utilizzata per delimitare il Prato o, magari, come l’altra che da sempre cinge la piazza di Santa Chiara!
Per Fra Capitombolo si fa questo e altro! E forse – subito a pensare male! – anziché un muro, vedremo un susseguirsi di eleganti colonnine come quelle delle scalee di salita alla Basilica superiore…
Sarà l’età però a me è parso sovente di vedere e udire, specialmente dai Sacri Schermi della Rai, un fraticello con il saio nero e non bigello, pontificare sui muri che vanno abbattuti, magari anche con il martello, oh che bello! Or bene il fraticello, con il saio nero e non bigello, che per tutti ha una parola ed un gesto bello, tornato al paesello, dove nacque il Poverello, sarà stato per un caldo venticello, si è armato di cazzuola e mastello, per dar inizio all’arte di un muro che certo non è bello. Ohibò che confusione, mentre a destra odo colpi di martello, a sinistra odo sempre quello. Ripenso al fraticello, con il saio nero e non bigello, che dei muri voleva far sacello! Ma che tranello, mentre invece inizia con fierezza, la costruzione di una fortezza. Si innalzano muri dove giace il Poverello! Questo certo non è bello! Ma che macello. Ora sarà come quel canto bello, che di Recanati è stato modello. Della fortezza e con fierezza il muro sarà come siepe, che da tanta parte Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma come in un ruscello, questa volta non sarà dolce il naufragar.
Giobatta pentornato!!!
Bellissimaq uesta satira.
Attendiamo spigazioni dal PD e dall’opposizione per capire a chi sta veramente a cuore Assisi…….
Grazie per il bentornato!!
Era un po’ che non mi facevo sentire…
Ora che sta andando tutto a rotoli, ho ritenuto di dedicare ancora del tempo a questa cara città.
Ti chiedo però un grande aiuto. Forse a me sfugge qualche cosa, anche se non mi sono mai allontanato dal “paesello”, forse potrai aiutarmi a capire meglio:
“Esiste una opposizione ad Assisi?”
Ah saperlo!!
Va un po svegliata…
Direi forse resuscitata…
Mi sa che tutti hanno avuto, in un certo modo il proprio “contentino”.
Pensar male è peccato, ma spesso ci si prende.
Se non era per l’intervento di Terzetti questa scellerata opera sarebbe passata inosservata come del resto lo sono state la recinzione del prato e l’orrenda statua del pellegrino ivi posta. L’opposizione,cari amici, è da un po’ che è in vacanza.
Caro Camillo Benso e cari amici, torno nuovamente anche io sulla “presunta” opposizione.
Noi diversamente giovani, ricordiamo quando venivano lette alla radio, come se fosse un testo sacro, l’elenco delle temperature delle città, qualche volta dopo magari,Bari 30 gradi, si ubiva: Reggio di Calabria Non Pervenuta.
Ebbene, parafrasando quei bollettini meteorologici di un tempo, possiamo ben dire: opposizione: NON PERVENUTA.
Si e’ vero……quando un oppositore o presunto tale (LUNGHI) idolatra gli interventi senza colpo ferire……siamo alla frutta!!!!
Confido nei miei concittadini quando saranno all’interno dell’urna…….intanto vediamo alle regionali cosa succedera’.
P.S.;ho un sentimento di rigetto che ogni tanto affiora in me, sto seriamente meditando di cambiare città, ma il cuore mi blocca
Su Lunghi meglio stendere un velo pietoso, ma anche su gli altri. Come dicevo sopra, ognuno a suo modo, ha avuto il proprio “contentino”.
Un po’ come la storia di certi Pisani, che il giorno litigano e la sera vanno di comune accordo.
Chi ha buone orecchie (occhi in questo caso) intenda!!