Sport equestri e inclusione: Assisi accoglie il convegno Fise

Incontri su disabilità e cavalli al G7 Inclusione

Sport equestri e inclusione: Assisi accoglie il convegno Fise

Sport equestri e inclusione: Assisi accoglie il convegno Fise

Sport equestri e inclusione – Ad Assisi, il 15 ottobre, si è tenuto il convegno dal titolo “Sport equestri: disabilità e inclusione”, organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri (Fise Umbria), in concomitanza con il vertice G7 dedicato all’inclusione e alla disabilità. L’evento ha riunito esperti del settore, tra cui medici, accademici e atleti, per approfondire l’importanza del cavallo come strumento terapeutico e di integrazione per le persone con disabilità.

 

Marco Di Paola, presidente nazionale della Fise, ha aperto i lavori sottolineando il valore educativo degli sport equestri: “Il cavallo non solo insegna generosità e fiducia, ma è anche un terapeuta eccezionale. La nostra missione è contribuire a questo ambito, utilizzando gli sport equestri come veicolo di inclusione per le persone con disabilità.” Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di riflessione sull’impatto positivo dell’equitazione nel supporto alle persone con difficoltà, grazie a testimonianze e studi scientifici.

Il direttore del Centro di referenza nazionale per gli Interventi assistiti con gli animali, Franco Mutinelli, ha parlato dei vantaggi dell’interazione con i cavalli, confermando come queste pratiche possano migliorare la qualità della vita dei partecipanti. Presente anche Moira Sannipoli, docente di pedagogia speciale presso l’Università degli studi di Perugia, che ha evidenziato l’importanza dell’approccio educativo nel favorire l’inclusione sociale attraverso lo sport.

All’evento hanno partecipato anche numerosi atleti e tecnici, tra cui Laura Paglicci Reattelli, paradriver e atleta di paradressage. La Paglicci ha condiviso la sua storia personale, descrivendo come la disabilità l’abbia portata a scoprire il mondo paralimpico. “Ho trovato un ambiente di totale inclusione, dove posso competere con atleti normodotati, grazie a programmi di aiuti compensatori,” ha affermato. “La riabilitazione equestre non è solo fisica, ma coinvolge anche un forte aspetto emotivo.”

Durante il convegno, anche Stefano Seripa e Stefania Cerino, psichiatri e psicoterapeuti, hanno condiviso la loro visione sul ruolo dell’equitazione nella terapia. Hanno sottolineato come il cavallo possa fungere da catalizzatore per migliorare le interazioni sociali e sviluppare abilità relazionali nei giovani con difficoltà.

Mirella Bianconi, presidente della Fise Umbria, ha ribadito l’impegno della federazione a promuovere l’inclusione attraverso lo sport equestri. “Dopo la Mostra nazionale del cavallo di Città di Castello, ci siamo impegnati a tornare in una città simbolo della pace come Assisi per contribuire attivamente a questi temi,” ha dichiarato. “Il cavallo rappresenta un compagno di viaggio fondamentale in queste attività, e il nostro obiettivo è dare benefici concreti ai ragazzi con disabilità.”

Il pomeriggio ha visto anche dimostrazioni pratiche, dove i partecipanti hanno potuto osservare le interazioni tra cavalli e atleti, testimoniando i risultati tangibili delle terapie assistite. Queste attività hanno reso evidente il potere terapeutico dei cavalli e l’importanza della loro integrazione nel percorso di inclusione per le persone con disabilità.

L’incontro di Assisi ha rappresentato un importante passo verso una maggiore consapevolezza e attivazione di iniziative che valorizzino l’equitazione come strumento di inclusione, dimostrando come gli sport equestri possano essere un mezzo efficace per costruire ponti tra diverse realtà e promuovere il benessere sociale.

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