Bilancio etico-sociale dell’Istituto Serafico di Assisi

Un modello che mette al centro la vita e i bisogni reali

Bilancio etico-sociale dell'Istituto Serafico di Assisi

Bilancio etico-sociale dell’Istituto Serafico di Assisi

Bilancio etico-sociale – L’Istituto Serafico di Assisi ha presentato il proprio bilancio etico-sociale, un documento che offre una visione approfondita delle sue attività, andando oltre i numeri per raccontare l’impatto e l’approccio della struttura, che si conferma un modello di eccellenza nel campo delle cure per persone con gravi disabilità. L’evento si è svolto il 2 dicembre 2024 nella sede della Fondazione CariPerugia Arte in Corso Vannucci, a Perugia, alla presenza di personalità di rilievo come il professor Giorgio Mion dell’Università di Verona, la presidente dell’Istituto Francesca Di Maolo, il vescovo di Assisi-Nocera-Gualdo monsignor Domenico Sorrentino, e don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio Pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana.

Durante la presentazione, è stato sottolineato che il bilancio va oltre l’aspetto numerico per raccontare la profondità del lavoro svolto dal Serafico. Come evidenziato dalla presidente Francesca Di Maolo, il modello di Assisi non si limita a rispondere ai bisogni sanitari, ma guarda alla persona nella sua interezza, ponendo al centro la vita e i bisogni reali. La struttura, che offre cure altamente specializzate e personalizzate, continua ad attrarre persone da tutto il paese, anche grazie al suo modello sostenibile.

Nel corso dell’anno passato, l’Istituto ha visto un sostegno significativo da parte di cittadini e imprese, con circa il 30% delle entrate provenienti da donazioni private. Più di 60.000 donatori, distribuiti su tutto il territorio nazionale, contribuiscono annualmente a garantire la continuità e la qualità dei servizi offerti. In particolare, nel 2023, l’Istituto ha destinato oltre 1 milione di euro per erogare prestazioni gratuite a coloro che ne avevano più bisogno, un impegno che si inserisce in un contesto di attenzione alle persone in difficoltà.

L’Istituto Serafico, che opera da più di 150 anni nel settore della cura e della riabilitazione dei giovani con disabilità gravi, si distingue non solo per le sue attività terapeutiche, ma anche per la sua attenzione verso il benessere del personale. Con un totale di 192 dipendenti, di cui più della metà sono donne, l’Istituto ha investito in welfare aziendale e formazione, puntando su politiche che favoriscano l’inclusione e il miglioramento delle condizioni di lavoro.

Il bilancio, che copre l’intero anno 2023, è strutturato in cinque dimensioni principali: economica, umana, relazionale, ambientale e spirituale. Ogni aspetto del lavoro dell’Istituto è analizzato con l’obiettivo di restituire una visione complessa e articolata dell’impatto sociale che il Serafico ha sul territorio e sui suoi beneficiari. In questo contesto, l’Istituto è stato descritto da don Massimo Angelelli come “un punto di riferimento nazionale, un modello da copiare e esportare”, non solo per la qualità dei percorsi di cura, ma anche per la gestione amministrativa equilibrata e sostenibile.

Il Serafico è quindi confermato come un’istituzione che, nel tempo, ha saputo coniugare professionalità, innovazione e attenzione ai valori etici e sociali, diventando un esempio da seguire non solo per le sue pratiche di cura, ma anche per la sua gestione responsabile e inclusiva. La presentazione del bilancio etico-sociale non solo ha messo in evidenza i risultati raggiunti, ma ha anche fornito uno spunto di riflessione sul futuro della struttura, che continua a crescere e a rispondere alle esigenze di una comunità in continua evoluzione.

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