Lunedì presidio dei lavoratori ai cancelli della Mignini Petrini 

lunedì presidio dei lavoratori ai cancelli della Mignini Petrini 

Lunedì presidio dei lavoratori ai cancelli della Mignini Petrini

Lunedì presidio dei lavoratori  – A seguito dell’apertura dello stato di agitazione nel sito della Mignini di Petrignano d’Assisi e in considerazione della mancata convocazione dell’incontro richiesto ai vertici aziendali quasi un mese fa, i sindacati dei lavoratori Flai Cgil, Fai Cisl, insieme alla Rsu aziendale, convocano per lunedì 26 settembre dalle ore 9:00 un presidio dei lavoratori davanti ai cancelli dell’azienda.

“Da tempo – scrivono in una nota i sindacati Flai Cgil, Uila Uil e la Rsu di stabilimento – come rappresentanze sindacali denunciamo la quasi assenza della proprietà e il mancato confronto con i manager aziendali su questione diventate drammaticamente urgenti”.

In particolare, i sindacati individuano come criticità:

  1. la riduzione dei volumi produttivi; l’utilizzo obbligato di ferie imposto agli operai dell’azienda (mandando in negativo il saldo già dal mese di settembre);
  2. l’indebolimento del “commerciale”, a seguito di dimissioni di alcuni agenti addetti alle vendite in tutto il territorio nazionale e non sostituti;
  3. le insufficienti relazioni sindacali che determinano la mancanza di attenzione e rispetto dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda; l’assenza di un piano strategico aziendale di fronte alla crisi economica e sociale aggravata dal “caro energia”;
  4. la mancata reinternalizzazione dei lavori dati in appalto durante la pandemia (promessa davanti al Prefetto).

“Dopo l’ultima richiesta di incontro inviata a fine agosto – continuano Flai, Uila e Rsu – senza nessun riscontro, i lavoratori e le lavoratrici ci hanno dato pieno mandato a mettere in campo le azioni necessarie per il ripristino regolare delle relazioni sindacali, proclamando, a partire da oggi lo stato di agitazione di tutto il personale”.

“In ultima analisi – concludono i sindacati e la Rsu Mignini-Petrini – chiediamo che si ritorni a lavorare immediatamente il lunedì e il venerdì prossimi, con il relativo pagamento delle giornate non lavorate sinora e che si convochi immediatamente l’incontro, altrimenti metteremo in campo tutti gli strumenti necessari per salvaguardare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del sito di Petrignano”.

 

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