Film su Santa Chiara Musicisti assisani al festival di Venezia

La storia di una santa, la storia di una ragazza e del suo sogno di libertà

Film su Santa Chiara Musicisti assisani al festival di Venezia

Film su Santa Chiara Musicisti assisani al festival di Venezia

Dalla città serafica alla conquista del Festival di Venezia, dove il film “Chiara” di Susanna Nicchiarelli sarà in concorso nella selezione ufficiale, anche grazie alla colonna sonora firmata dall’Anonima Frottolisti e ad attori assisani in piccoli ruoli insieme alla protagonista Margherita Mazzucco, al suo esordio cinematografico dopo aver interpretato Elena Greco nella serie tv L’amica geniale. “Nel maggio del 2021 spiegano Luca Piccioni e Massimiliano Dragoni dell’Ensemble Anonima Frottolisti  siamo stati contattati dalla Nicchiarelli come Ensemble per lavorare sulla colonna sonora.

Ci siamo incontrati con lei ad Assisi per portare avanti il lavoro e, parlando della realtà dell’Accademia di musica antica Resonars, Nicchiarelli ci ha chiesto se potevamo sug-gerirle dei giovani allievi in grado di suonare strumenti antichi e che potevano recitare pur non essendo professionisti nel settore del cinema. Alcuni alunni della scuola hanno inviato curriculum e self tape e la produzione ha scelto Giulia Testi per il ruolo di Cecilia, Luigi Vestuto per Pacifico e Ludovico Marcucci per Cristiano”.

Insieme a Piccioni, Massimiliano Dragoni e Simone Marcelli, chiamati anch’essi a prendere parte alle riprese, si è dunque venuto a creare un nutrito gruppetto assisano all’interno del set. Il film è ambientato nel 1211: “Chiara ha diciotto anni e una notte scappa di casa per raggiungere il suo amico Francesco: da quel momento la sua vita cambia per sempre.

La storia di una santa, la storia di una ragazza e del suo sogno di libertà”, la sinossi del lungometraggio. Nel cast anche Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin, Valentino Campitelli, Paolo Briguglia e con la partecipazione di Luigi Lo Cascio. “La storia di Chiara e Francesco ha dichiarato la regista è entusiasmante.

Riscoprire la dimensione politica, oltre che spirituale, della ‘radicalità’ delle loro vite – la povertà; la scelta di condurre un’esistenza sempre dalla parte degli ultimi, ai margini di una società ingiusta; il sogno di una vita di comunità senza gerarchie e meccanismi di potere – significa riflettere sull’impatto che il francescanesimo ha avuto sul pensiero laico, interrogandosi con rispetto sul mistero della trascendenza. La vita di Chiara, meno conosciuta di quella di Francesco, ci restituisce l’energia del rinnovamento, l’entusiasmo contagioso della gioventù, ma anche la drammaticità che qualunque rivoluzione degna di questo nome porta con sé”. Una storia personale che diventa pagina fondamentale della storia dell’umanità che sarà presentata al festival di Venezia e avrà una ribalta internazionale./ Flavia Pagliochini

 

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