Il Festival Seed chiude ad Assisi con oltre 10mila presenze

Il Festival Seed chiude ad Assisi con oltre 10mila presenze

Il Festival Seed chiude ad Assisi con oltre 10mila presenze

Si conclude domani il Festival internazionale Seed, che per sette giorni tra Perugia e Assisi ha portato alla ribalta decine di grandi nomi del design e dell’architettura a livello internazionale, con un focus sulla cultura della progettazione grazie al linguaggio della sostenibilità. La sette giorni del festival lancia un appello alla pace, alla cura dell’invisibile e della trascendenza, rimettendo al centro della riflessione il valore dell’architettura e ricollegando l’ecologia con il sacro. In pieno spirito con l’enciclica Laudato Sì.

Oltre 10mila presenza dal vivo durante i 7 giorni del festival, a cui si aggiungono le ben 3mila registrazioni sulla piattaforma digitale. Un legame col territorio ribadito dagli oltre duecento studenti dell’Università di Perugia e dell’Accademia delle Belle Arti che hanno partecipato attivamente ai workshop e agli allestimenti.

Il festival, tra i progetti vincitori della seconda edizione del Festival Architettura e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, lascia in eredità dei semi di pensieri che viaggeranno nel mondo e, nei prossimi mesi, arriveranno a Parigi e Copenaghen, in linea con quanto previsto dal bando del Ministero della Cultura, che prevede un focus itinerante in Italia e degli appuntamenti internazionali.

Domani, 30 aprile 2023, la città di Assisi ospiterà per l’ultimo giorno “SpazioSacro, chiese, moschee e sinagoghe”, ponendosi al centro di una riflessione tra religione e cultura, attraverso la leva dell’architettura. Progettisti, poeti, scultori e pianificatori, insieme per dialogare sui luoghi della spiritualità nelle sue diverse confessioni, di come abitarli e di come adeguarli alle liturgie di oggi.

Gli appuntamenti della giornata si terranno nella Sala Cimabue del centro convegni Colle Del Paradiso, nella piazza della Basilica inferiore di San Francesco di Assisi.

Domani alle 9.30 Francesca Leto, architetto e dottore in teologia, aprirà la giornata con il talk “Rito, sito e mito”, che spiegherà come un edificio instauri uno stretto legame con ciò che lo circonda: il territorio, la sua storia e la morfologia.

Franco Purini, architetto e saggista, guiderà il talk delle 10.30 dal titolo “Forme primarie nello spazio sacro”, spiegando come il gesto del costruire sia quasi sempre un’azione definitiva e irreversibile, che comporta l’alterazione di una condizione preesistente. Per questo. realizzare un edificio sacro è l’emblema del passaggio da una immagine mentale ad una realtà materiale attraversata dallo spirito.

Alle 11.40 Eleonora Dottorini, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Perugia, presenterà la Chiesa di San Bernardino a L’Aquila, grazie al contributo video con Patricia VielMaurizio De Caro e Claudio Raviolo, con una panoramica sul primo edificio religioso realizzato dallo studio ACPV Architects.

La sessione pomeridiana riprenderà alle 15 con i contributi, tra gli altri, di Guendalina Salimei, Angelo Torricelli, Richard EnglandDanilo Lisi e Gianluca Peluffo, che terrà il talk “Architettura genealogica”.

In contemporanea sarà possibile visitare per l’ultimo giorno la mostra di 28 opere di architettura sacra, chiese moschee e sinagoghe, realizzate nel corso degli ultimi 25 anni nel bacino del Mediterraneo, allestita a Palazzo del Monte Frumentario nei locali del Sacro Convento, con la curatela di Mario Pisani.

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