Assisi Festival, tre giorni sul sagrato della Cattedrale di San Rufino

Assisi, Don Bruno Baldoni è salvo, grazie a Dio e alla bravura di Suor Maria Concetta
Cattedrale di San Rufino
Cattedrale di San Rfuni
Cattedrale di San Rfuno

Fra tre giorni il M° Sergio La Stella dirigerà il concerto della prima edizione di Assisi Festival sul sagrato della Cattedrale di San Rufino in Assisi, venerdì 30 agosto 2013. L’evento, che si candida a divenire un appuntamento fisso ed imperdibile per il territorio, è promosso dall’associazione culturale Round Table di Perugia in collaborazione con l’associazioneMusica per i Borghi ed è organizzato da Assisi ID Comunication & Services e Creativi Associati.

Maestro, cosa sarà per lei la prima edizione di Assisi Festival?

“Sarà innanzitutto un piacere ritornare nella terra di origine dei mei genitori – che sono di Città di Castello – e poi sarà un’opportunità di diffondere il mondo del bel canto e della musica classica che sta diventando un patrimonio di nicchia”.

Un genere come l’opera può ancora attirare il grande pubblico, in particolare i giovani?

“In realtà sì: spesso mi sorprende il fatto che tanta gente, anche molti giovani, rimanga colpita dalla capacità che il nostro repertorio lirico ha di trasmettere sensazioni e ricchezza emotiva”.

Allora cosa manca per coinvolgere più persone?

“Ad esempio andrebbero utilizzati i sopratitoli anche per le opere in lingua italiana. Da noi però c’è un pregiudizio di fondo:  si pensa che i cantanti possano offendersi perché è come se non sapessero far capire quello che stanno cantando. In realtà accade spesso che il pubblico è più soddisfatto nell’assistere ad un’opera in lingua straniera perché nel sopratitolo può leggere la traduzione delle parti cantate”.

La crisi economica incide in questo settore?

“Sì molto, anche perché in Italia si è persa la tradizione del teatro di repertorio fatto a rotazione ma con qualità. Da noi si cerca di fare solo la grande stagione che si ricorderà per gli anni a venire ma mancano quegli allestimenti che in altri paesi durano anni e con cui si possono abbattere i costi di produzione ed educare il pubblico alla musica classica”.

Tornando all’Assisi Festival: quale dei brani in repertorio è quello a cui è più legato?

“Ho scelto delle pagine di musica sacra alle quali sono molto affezionato come gli “Stabat Mater” di Pergolesi e Rossini. Poi c’è un brano delicatissimo, “Soave sia il vento”, che fa parte di “Così fan tutte”: una pagina mozartiana molto speciale. Ci sarà poi un bellissimo brano a sorpresa ma non posso dire di più”.

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*