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Assisi, dipendente licenziata, una vicenda triste che non va pubblicizzata
da Maurizio Ronconi – Movimento per l’Umbria, Centristi
ASSISI – L’amministrazione comunale di Assisi avrà avuto certamente tutte le ragioni per contestare l’illegittimo comportamento della dipendente comunale, le nuove disposizioni permettono interventi immediati e drastici nei confronti di dipendenti sleali e dei così detti “furbetti del cartellino“, probabilmente il licenziamento rappresenta una conseguenza dovuta a comportamenti illegittimi da parte della dipendente, ma pubblicizzare come vanto la vicenda, penosa, che comunque determina gravi conseguenze non solo alla dipendente licenziata ma pure a tutta la sua famiglia, esporre al pubblico ludibrio la stessa dipendente e di conseguenza la sua famiglia, non è un comportamento che si richiami alla “pietas cristiana” alla quale ad Assisi chi governa non perde occasione a richiamarsi.
Una vicenda triste, probabilmente dalle conseguenze scontate ma che sarebbe stato preferibile che non avesse occupato le prime pagine e neppure utilizzata per “promozione” di una amministrazione che pure si riferisce alla sinistra. Sino a quando la politica, quella vera, non viene riportata nei suoi limiti naturali, sino a quando non si opererà per evidenziare ai cittadini l’attività amministrativa e non invece penosi provvedimenti disciplinari, non si recupererà il vero significato dell’impegno politico amministrativo.
Viva il buonismo !!!!
Ma dove siamo arrivati????
Chi sbaglia sbaglia, e deve pagare.
Lei ha una età che le ha permesso di essere educato con la cultura di chi sbaglia paga.
Quale problema nasce se si conosce che chi ha sbagliato ha pagato?
Finiamolo con questi principi……in Italia siamo ridotti a questo punto anche per il suo modo doi vedere.
Da assisano che paga le tasse sono contento di non pagare per chi ci prendeva in giro.
La pietà cristiana non interessa in questo caso,.
Nessuno contesta che chi sbaglia deve pagare caro Grillo Parlante ma che di questa triste vicenda ci si faccia pubblicità su tutti i giornali e tg locali questo si…lo contesto…anche perché chi ha sbagliato è un essere umano giovane che ha dei genitori…una famiglia che in questo momento starà sicuramente soffrendo per quello che è successo e che merita un minimo di rispetto…legalità si…cattiveria no…poi tu pensala come ti pare…forse sei tra coloro che possono “scagliare la prima pietra”…beati voi…mai uno sbaglio…che bravi!!!!!!!
Nel caso specifico, secondo me, la Proietti ha fatto bene a pubblicizzare l’atto e spiego i motivi:
1 – Ha dato un avvertimento chiaro e netto ai dipendenti pubblici.
2 – Un assenteista, oltre al danno di non andare a lavoro, da una pessima immagine dell’amministrazione e di chi lavora nel pubblico quindi una punizione esemplare è necessaria.
3 – Sinceramente di sapere se un mio vicino di casa è un ladro od un truffatore io vorrei saperlo: almeno posso difendermi.
Questa signora è l’emblema della vergogna la metterei a zappare in un campo fino al tramonto tutti i giorni che ha rubato.
Allora organizzati per difenderti perché questo mondo è pieno di ladri…truffatori…ipocriti…falsi…paraculi…bisognerebbe allargare le patrie galere. ..e le punizioni esemplari possono essere le più disparate…anche mandare a casa 6 mesi senza stipendio un lavoratore è una punizione esemplare…licenziare un giovane italiano e metterlo in mezzo alla strada no…però poi siamo buoni ed accoglienti con chi ci rompe le palle tutto il giorno davanti ai supermercati…ospedali…manteniamo gente che non si sa cosa sta facendo qui…che futuro avranno…poi diamo punizioni esemplari nei confronti di un nostro ragazzo o ragazza che sia che sicuramente ha sbagliato che sicuramente va punito ma al quale non possiamo rovinare la vita….licenziato ed interdetto da pubblici uffici a vita….ti rendi conto di cosa stiamo parlando? Secondo me no…legge Madia….parlano loro che con quello che prendono dovrebbero lavorare 24 ore al giorno….che schifo…..
Viva il buonismo….bravo, continuiamo così, giustificiamo tutto….”ha dei genitori” che significa? Tutti hanno genitori e in base a questo principio giustifichiamo tutto?
Sta soffrendo? Normale, ha sbagliato.
No anche io sbaglio, ma quando sbaglio pago.
In primis vorrei eviterei di mettere insieme le pere (assenteisti) con le mele (immigrati) come fa lei sono due discorsi che non c’entrano l’uno con l’altro. Il ragazzo/a si è rovinato la vita da solo e deve solo pentirsi di quello che ha fatto la pubblicità mica è contro di lui, non c’è il nome e non è deducibile chi possa essere.
Non ho giustificato nulla..ho solo detto che poteva esserci una punizione diversa seppur severa e che non mi sembrava il caso di farsi pubblicità su un fatto del genere…dall’altra parte c’è comunque un essere umano con le sue fragilità e non sappiamo come si può reagire ad uno stress del genere…ma forse sto dicendo cose incomprensibili per chi non vuol capire vero caro grillo parlante? Buona giornata
Caro Luca Neri non si tratta di voler capire o meno, si tratta semplicemente di capire in quale modo si vuole vivere: se fossimo ancora all’età della pietra avrebbe ragione Lei, ma visto che c troviamo, da molti anni e questo forse Le sfugge, in una Società che si é data delle regole (ovviamente anche comportamentali e di tratto) alle quale chi non le rispetta soggiace a conseguenze…..queste sono le conseguenze, perdita del lavoro, sopsensione dal servizio, etc. Se Lei fosse un imprenditore e un suo dipendente le facesse credere di lavorare mentre va in palestra, come reagirebbe? Si risponda da solo, la risposta é scontata.
Diverso é il caso dell’altro dipendente che DEVE DARE L’ESEMPIO visto il ruolo pubblico che riveste….ma anche lui ha sbagliao e pertanto deve pagare.
Un comune è come una famiglia, se un figlio prende una strada sbagliata non lo faccio arrestare, ci parlo lo avviso o altro.
Sicuramente La sindaca ha preferito sbarazzarsene e costituire un atto che l’avrebbe fatta passare come quella con gli attributi. Non è cosi io l’avrei avvisata, diffidata, controllata. San Francesco ed il lupo insegna !
Non so a quanto ammonta il danno, ma so di sicuro quanto politici sindaci e consiglieri compiacenti hanno fatto spendere ai cittadini in opere non necessarie, in cause sostenute sapendo di avere torto. Altro che il costo delle ore di non lavoro. Un esempio la causa sulle quote rosa che Ricci e company che sapevano di non aver ragione, il parcheggio di Torchiagina giorno e notte vuoto, inutile ed inutilizzato, il danno fatto regalando agli amici concessioni edilizie per costruzioni che danneggiano il paesaggio, i sanpietrini di Santa Maria degli Angeli, un piano regolatore inutile e dannoso da circa un milione di euro, spese inutile che anche questa amministrazione ha fatto e che ha in programma di fare, e tanto altro che non basterebbe un libro per descrivere tutto.
Scusi, ma non sono affatto d’accordo. Per le seguenti ragioni:
1 – dovrebbe essere scontato che chi sta in un posto di lavoro non può e non deve assentarsi se non nei modi previsti e concordati. (ed è una banalità)
2 – Le viene il dubbio che forse non è la prima volta che il soggetto in questione si assentava? Le viene il sospetto che forse era già stato avvertito (cosa di per se opinabile)? Io parto dal presupposto che il soggetto non si sia assentato una volta ma sia stato un comportamento reiterato.
3 – Ma i colleghi che cosa ne pensano? Sicuramente se io accanto a me vedo un collega che prende e se ne va (e riceve comunque il suo stipendio) non è che sono molto felice e non mi sprona a lavorare meglio.
4 – Gli errori altrui non giustificano mai i nostri errori. Mai.
Se iniziamo a fere demagogia non ne usciamo più e giustifichiamo in questo modo ogni malefatto.
Non capisco perché ci si infervora tanto per degli atti che in una società civile sono NORMALI.
Faccio una ipotesi: ma forse dà fastidio che i provvedimenti forti siano stati presi da una Amministrazione di SINISTRA??
Comunque, anche se non ho votato il Sindaco (e quindi non voto a sinistra), gli dico: Bravo!!
Provvedimenti forti e del tutto simili sono stati presi anche da amministrazioni di destra. Io non conosco il o la dipendente e non conosco le eventuali giustificazioni se ci sono o altro, non so se il fatto si è verificato una volta o cento (di sicuro non si va in palestra tutta la vita). Io non so se magari l’impiegato/a si sbrigava a svolgere il lavoro che doveva portare avanti nelle prime ore per poi approfittare di questa assenza all’ultima ora. Non so insomma se è stata una azione volutamente illegale o magari una faciloneria. Dico solo che io personalmente avrei agito diversamente avvisando, affrontando “personalmente” e diffidendo la persona a tornare indietro a risarcire i danni creatie a non allontanarsi più pena il licenziamento. Io sono fatto così. Sbaglio forse, ma ritengo molto più grave che dei sindaci mettano a lavorare in comune o affidino incarichi profumatamente retribuiti (si parla di 2.000.000 di lire al mese) a personaggi solo perchè li hanno aiutati in campagna elettorale come è successo in passato e magari ci sono persone più bisognose e meritevoli che non riescono a mandare avanti la famiglia che non riescono a trovare lavoro. Oppure trovo più scandaloso che un comune serio come dovrebbe essere quello di Assisi regali l’uso di oltre 200 mq. di uffici nel centro storico, ad organismi il cui mantenimento spetta ad altre istituzioni, privando cosaì da anni di una sostanziosa entrata le proprie casse e opere nel territorio.-
Fino a quando la NECESSITÀ DI APPARIRE AD OGNI COSTO non sarà soddisfatta da concreta e proficua Attività Amministrativa ci troveremo a leggere titoloni come e magari peggiori di quelli che ci hanno accompagnati da Ferragosto ad oggi! Solo la SALVAGUARDIA DELL’APPARENZA può giustificare una simile condotta, che calpesta non solo il buonsenso o il grande valore della pietas, come appunto rilevato dall’on. Ronconi, ma anche l’Art.27 della Costituzione, il quale al comma 2 recita che l’imputato non è considerato colpevole fino alla sentenza definitiva di condanna (principio di presunzione di non colpevolezza).
Inoltre:
– nella Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo è contenuta la presunzione di innocenza, secondo la quale anche il soggetto condannato in primo grado, o in grado di appello, ma non con una sentenza definitiva, non si considera colpevole;
– con Direttiva 2016/343/UE, il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno adottato norme minime comuni relative ad alcuni aspetti della PRESUNZIONE DI INNOCENZA. La Direttiva si applica alle persone fisiche, indagate o imputate di un reato, in ogni fase del procedimento penale sino a quando la colpevolezza non sia stata legalmente accertata con decisione definitiva. La presunzione di innocenza viene sviluppata lungo tre principali direttrici, concernenti: il divieto di presentare in pubblico l’indagato o l’imputato come colpevole; l’onere della prova; il diritto al silenzio e alla non autoincriminazione.
Infine:
– non è trascurabile la prassi delle Pubbliche Amministrazioni, solitamente molto cautelative, le quali, nonostante la “riforma Brunetta” o “la riforma Madia”, si orientano appunto in senso opposto, non procedendo al licenziamento disciplinare senza la sentenza penale di condanna definitiva.
MA: pur di finire nelle prime pagine nazionali, non si riflette sulle conseguenze della gogna social e dell’essere additato al pubblico ludibrio, non si rispetta il principio di “presunzione di non colpevolezza” etc…, tantomeno ci si preoccupa di correre l’alto rischio di una assoluzione (e non sarebbe la prima volta…), con un Comune che si troverebbe a dover reintegrare l’ex Dipendente, con la condanna a pagare le spese legali nonché il danno morale e materiale causato alla “vittima del cartellino”.
Nell’eventualità, assolutamente non trascurabile, saranno i Cittadini “contribuenti” a costituirsi parte civile contro il proprio Comune??? Inviterei tutti a riflettere in questa direzione!
Posso dire comunque di aver apprezzato per una volta questa Sindaca (per vocazione sulle orme del Poverello che non fa altro che percorrere quello che le ha messo davanti il Signore – cit.), ovvero durante il primo discorso, quando ha dichiarato di rappresentare tutte le donne che hanno creduto nel suo progetto.
Bene, sono orgogliosissima di essere stata dalla parte opposta!
Ma la vera domanda è: durante quale amministrazione è stata assunta?
Hai capito cosa ha risposto il sig. Walter cara Serena alla tua bellissima esposizione sulla quale nessuno intellettualmente onesto può non essere d’accordo ?..ma questo è cara mia…questo è il livello…e quindi ci dobbiamo meravigliare se le cose vanno come stanno andando ? Forse l’ho già detto altre volte (mi sto invecchiando) ma ogni popolo ha i governanti che si merita….io no…non li ho votati e lavorerò per mandarli a casa…ce lo chiedono in tanti ormai ed abbiamo l’onore e l’onere di provarci….anzi di riuscirci per il bene della nostra stupenda città e del suo ineguagliabile spirito….ti abbraccio
Gentile Signor Neri, sinceramente non perdo tempo a rispondere o controbattere ad affermazioni “servili” di chi, con l’espediente dell’anonimato, fa la parte del leone ma non è disposto a sottoscrivere ciò che grida attraverso la tastiera. La sottoscritta si firma, si assume la responsabilità di ciò che pensa ed è coerente quando si esprime, sia attraverso un comunicato stampa ufficiale o un più rapido commento, sia, come accaduto proprio pochi giorni fa, de visu in un’occasione di garbato confronto con un Consigliere di Maggioranza. Comunque a qualcuno è sfuggito il nodo della dialettica, ovvero “l’insostenibile pesantezza dell’apparire”… o forse certi interrogativi potrebbero nella risposta costituire un aggravante?!