Dipendente licenziata, per il legale è erronea sentenza, farà ulteriore ricorso in Cassazione

Mobilità personale sindacati incontrano Comune di Assisi

Dipendente licenziata, per il legale è erronea sentenza, farà ulteriore ricorso in Cassazione

«Riteniamo erronea la sentenza perché, a nostro avviso, è una forma di ribellione alla sentenza già in Cassazione». A dirlo è l’avvocato Siro Centofanti, legale della dipendente di Assisi, licenziata nel settembre del 2017 per aver compilato, nell’aprile precedente, un modulo, relativo a quei quattro giorni, che indicava un orario di uscita superiore di un’ora a quello effettivo, per un corrispettivo netto di 32 euro.

Confermata correttezza ma…

La Corte d’appello di Perugia, sezione lavoro, ha confermato la correttezza del provvedimento assunto dal Comune di Assisi. Quest’ultimo difeso dagli avvocati Fabrizio Domenico Mastrangeli e Francesco Niccolini, come nelle precedenti fasi e gradi di giudizio. I giudici di secondo grado aveva rinviato il caso alla Corte di Cassazione che aveva annullato la precedente sentenza. Quindi, la nuova sentenza a favore del provvedimento adottato.

Collegio giudicante

Il Collegio giudicante, come sottolinea l’amministrazione comunale di Assisi, «ha messo sotto la lente di ingrandimento anche l’organizzazione degli uffici e dei servizi del Comune di Assisi, come richiesto dalla Corte di Cassazione».

«La motivazione – aggiunge Centofanti -, in base alla quale questa sentenza di rinvio ha respinto il ricorso della lavoratrice, è diversa da quella del giudice di primo grado e parzialmente diversa di quella del giudice di Appello. Tre giudici umbri hanno individuato tre soluzioni diverse per respingere il ricorso di questa lavoratrice. Una cosa non usuale, dice il legale. Il collegio della corte d’Appello di Perugia, a mio avviso, non seguito le indicazioni della Cassazione. Non sono state seguite le indicazioni – conclude – e la legge prevede che entro 60 giorni possiamo fare ulteriore ricorso».

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