Fabrizio Leggio lascia il M5S e si dimette da consigliere comunale di Assisi

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Fabrizio Leggio lascia il M5S e si dimette da consigliere comunale di Assisi

“Con il decreto “marzo”, varato ieri, questo governo ha manifestato chiaramente la considerazione differente che ha nei confronti delle varie componenti dell’economia. È emerso quindi come il mondo degli autonomi, le partite iva, i tanti artigiani, commercianti, piccoli e piccolissimi imprenditori, siano considerati meno degli altri e per questo aiutati meno degli altri”. Lo scrive Fabrizio Leggio del M5S e consigliere comunale di Assisi che amareggiato per quanto accaduto decide e chiude la porta in faccia al partito di Di Maio, dimettendosi anche dalla carica di consigliere comunale di Assisi.

“Mentre per i dipendenti c’è la cassa integrazione all’85% dello stipendio – spiega -, ci sono bonus babysitter per i figli o permessi per stare a casa retribuiti, per gli autonomi c’è un bonus una tantum di 600 euro (al di sotto della soglia di povertà, meno del reddito di cittadinanza) e nessun tipo di assistenza per i figli e la famiglia”.

Come a dire: “Voi autonomi se avete figli, caricateveli sul furgone e portateveli al lavoro. Nel frattempo i contributi e le altre incombenze fiscali che gli autonomi sono chiamati a sostenere, sono rinviate a maggio, come se da maggio per loro fosse possibile pagare i contributi correnti e quelli arretrati sospesi in questo momento. Così come i tanti governi precedenti, soprattutto quelli di sinistra, gli autonomi sono visti da questo governo come il solito gregge da mungere e tosare. Probabilmente lo avremmo dovuto capire già dall’atteggiamento messo in campo nella cosiddetta lotta all’evasione, lo scontrino elettronico, il tetto al contante e il Pos obbligatorio”.

E poi continua: “I piccoli commercianti, gli artigiani, gli agenti di commercio, gente che da oltre 10 anni fa i salti mortali per tenere in vita la propria azienda, trattati tutti come fossero yuppies con la barca al mare e i soldi in Svizzera. In pieno stile PD. D’altra parte Marattin lo aveva dichiarato pubblicamente tempo fa: i piccoli devono saltare tutti prima o poi. Meglio che vengano scalzati o assorbiti dai grandi, che sono più affidabili e fedeli al fisco (qui la risata collettiva parte spontanea visto che di grandi aziende che ancora pagano le tasse in Italia non ce n’è più neppure l’ombra)”.

Parla del M5s e lo critica: “Il M5S, ahimè, si è completamente appiattito, ha perso o quasi tutte le figure a mio modo di vedere più interessanti, ed è guidato da persone che pur di mantenersi nelle istituzioni il più a lungo possibile per lucrare questi ultimi stipendi che mai avrebbero sognato e che mai più torneranno ad avere, è disposto a rimangiarsi tutto quello che aveva sostenuto negli anni. Sono ormai molti mesi che il m5s mi va stretto, ho iniziato a disaffezionarmi da quando sono state ridimensionate le posizioni anti euro, posizioni alle quali io resto fermamente ancorato. Mi infastidiva la gestione verticistica e l’epurazione di chi la pensava diversamente. Avevo però deciso di portare a termine il mio mandato di consigliere comunale col m5s, visto che con questo simbolo ero stato eletto e non mi è mai piaciuto chi lascia la nave mentre sta affondando (perché sta affondando, questo è poco ma sicuro)”.

Non ne può più: “Ma ora proprio non ne posso più. Non ne posso più di essere accomunato a posizioni che non condivido. Considero pertanto la mia esperienza nel M5S giunta al capolinea. La delusione che provo è tanta, così come la rabbia nei confronti di chi ha mandato in fumo questo grande sogno collettivo. Visto che io ci credevo in questo sogno e credevo pure nelle sue regole, ripetutamente stuprate negli anni recenti, seguiranno a questo mio sfogo le dimissioni da consigliere comunale del Comune di Assisi”.

2 Commenti

  1. Gent.no Fabrizio , credo che ci dovevi pensare molto prima perchè ormai da moltissimi anni le partite i.v.a. siamo considerati limoni da spremere o bancomat che una volta spremuti o svuotati sono da distruggere e purtroppo all’orizzonte non si vedono cambiamenti .

  2. Ma no Fabrizio, non ti dimettere, al massimo vai sul gruppo misto…
    Si dirà, ma la coerenza dove sta’?
    Ma che ti frega a te della coerenza…

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