Comunità energetica rinnovabile, al modello Assisi presentato alla Cop28

Dubbi e Perplessità sulla Missione a Dubai del Sindaco di Assisi, Stefania Proietti”

Comunità energetica rinnovabile, al modello Assisi presentato alla Cop28

“Nuovi modelli di condivisione dell’energia per la lotta al cambiamento climatico: il ruolo delle pubbliche amministrazioni e delle imprese”. Di questo e dell’esperienza della nascente Cer (Comunità energetica rinnovabile) di Assisi si è parlato ieri, nel padiglione Italia, alla Cop 28 a Dubai, alla presenza del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e del viceministro Vannia Gavia.

A introdurre e moderare i lavori il sindaco Stefania Proietti che, dopo aver salutato la platea, ha sottolineato l’importanza di esporre alla Cop 28 il progetto di Assisi: “Il proposito è di rappresentare quello che vogliamo fare, e cioè una buona pratica di conciliazione tra la bellezza di un territorio e la concreta transizione ecologica. La motivazione di questo momento di riflessione è mettere al centro una città come Assisi, patrimonio mondiale dell’umanità, capitale dell’ecologia, che ha più vincoli di tutte le altre città italiane oltre che dagli organi tecnici anche dalla sovrintendenza.

Sempre più spesso in Italia ci si chiede se la transizione ecologica può essere compatibile con i vincoli paesaggistici, se esiste un modo per azzerare l’uso dei combustibili fossili senza compromettere il valore del patrimonio paesaggistico storico artistico che Assisi, i siti Unesco e l’Italia hanno. In sostanza può il vincolo paesaggistico essere compatibile con le fonti rinnovabili? Noi abbiamo raccolto da due anni questa sfida, motivati anche da Papa Francesco che, nella Laudato Si e soprattutto nell’esortazione Laudate Deum (pubblicata lo scorso 4 ottobre nella festa di San Francesco) invita gli enti pubblici a trovare soluzioni locali e concrete per contribuire alla lotta al cambiamento climatico. Assisi, come città- messaggio dell’ecologia integrale, non può sottrarsi a questa chiamata e la comunità energetica di città che stiamo costruendo, con l’alleanza tra parte pubblica e privata, tra cittadini e comunità, è un gesto concreto in questa direzione”.

La parola è stata data subito al ministro che ha fatto un aggiornamento del percorso europeo delle comunità energetiche rinnovabili: “Le Cer sono un nuovo esperimento giuridico a livello europeo e una start-up nazionale nel modo di produrre e consumare, a beneficio di famiglie e imprese italiane”. Dopo aver sottolineato il “via libera” europeo al doppio binario incentivante, il ministro ha ricordato che “ci sono 5,7 miliardi di investimento complessivo sul sistema delle Comunità Energetiche rinnovabili” e ha spiegato che sulle stime di quante comunità nasceranno conterà il valore medio rispetto ai megawatt.

In conclusione il ministro ha affermato che “il funzionamento del meccanismo Cer andrà valutato nei comuni oltre i cinquemila abitanti, cioè dove non è previsto il contributo a fondo perduto ma il solo incentivo in tariffa. Se funziona lì può diventare una vera valvola di sviluppo. Ma comunque si tratta di una sfida nazionale perché bisogna prendere coscienza che si può essere nello stesso momento produttori e consumatori di energia”.

L’assessore comunale all’ambiente Veronica Cavallucci ha illustrato le azioni intraprese dall’amministrazione per la lotta al cambiamento climatico, obiettivo questo inserito nel documento di programmazione: “Nonostante Assisi sia una città di piccole dimensioni possiede la forza di parlare al mondo e obbliga chi amministra ad elaborare soluzioni e modelli, come è il caso delle Cer. Ma sono tanti gli esempi di quello che abbiamo fatto, tipo la distribuzione delle borracce nelle scuole, gli eventi plastic free, l’adesione al patto dei sindaci e al Paesc con l’impegno a ridurre del 40 per cento le emissioni entro il 2030, la collaborazione con Enea, l’istituzione dello sportello per l’energia”.

La professoressa Elisa Moretti dell’università di Perugia e del centro di ricerca sull’inquinamento e sull’ambiente  “Mauro Felli” (Ciriaf) che collabora con il Comune nella ricerca volta alla costruzione della comunità energetica di Assisi ha illustrato il progetto della Cer ad Assisi definendola “la formula democratica di condivisione dell’energia”.

“La Comunità energetica rinnovabile – ha aggiunto la professoressa Moretti – che progetto Assisi è particolare perché il modello vede il Comune non solo come soggetto promotore ma anche come membro attivo, insieme ai cittadini, alle imprese, alle associazioni, agli enti religiosi. Questo modello virtuoso considera la città come il vero protagonista della sfida delle Cer e può un apripista, può essere replicato in altri borghi”.

Sul ruolo delle imprese nel processo di transizione energetica e impatto dei fattori esg si è soffermato Manuel Boccolini, amministratore delegato di Manini prefabbricati Spa e vicepresidente Confindustria Perugia. “L’obiettivo delle aziende – ha detto Boccolini – è ridurre i consumi di energia e questo rientra nella direttiva della sostenibilità anche economica che ogni impresa si pone di raggiungere. Oltre alla riduzione dei consumi per un’azienda va perseguita anche l’autoproduzione di energia. Ma va sottolineato che manca il peso, anche economico, delle emissioni”.

Sull’apprezzamento del percorso del Comune di Assisi si sono espressi anche il vice ministro dell’ambiente Vanna Gavia, il direttore generale dell’Enea Giorgio Graditi e il ricercatore Paolo Sdringola.

In collegamento Florian Castiglione, funzionario della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Umbria che è accanto al Comune nell’avventura della Cer, a trarre le conclusioni il professor Daniele Porena, esperto di diritto pubblico e ambientale.

Al padiglione Italia a seguire la presentazione della Cer anche i rappresentanti delle amministrazioni di Verona, Bologna e Forli che da tempo si impegnano nella lotta ai cambiamenti climatici e guardano con interesse la sfida di Assisi. La missione del Comune di Assisi alla Cop 28 è stata interamente sostenuta da privati.

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