Imposta di soggiorno, le nuove tariffe scatteranno dal 1° febbraio 2023
“Entreranno in vigore il primo febbraio 2023 le nuove tariffe per la tassa di soggiorno, a carico degli ospiti delle strutture ricettive nel territorio del Comune di Assisi”: lo rende noto l’assessore al Turismo, Fabrizio Leggio, sottolineando che “l’adeguamento è stato deciso dalla Giunta comunale, di concerto con l’Osservatorio comunale sulla tassa di soggiorno, composto da rappresentanti delle varie attività del settore turistico, nell’ambito di una generale riorganizzazione delle imposte, finalizzata ad evitare distorsioni”.
L’assessore spiega quindi che “gli uffici preposti stanno provvedendo ad aggiornare l’apposito portale comunale di gestione dell’imposta, con i nuovi dati e prospetti di calcolo, al fine di agevolare le varie strutture, chiamate ad adeguare i propri software di calcolo, in modo da garantirne la decorrenza dal primo febbraio prossimo”.
L’inizio della fine, o meglio il proseguo dello smantellamento dell’accoglienza in Assisi. Siamo passati dal “non introdurremo la tassa di soggiorno” durante la prima campagna elettorale del Sindaco PROIETTI al raddoppio della Tasssa di Soggiorno. Ma siete sicuri che la gente continuerà a venire in Assisi? Da domani sentiremo cifre roboanti sul +++ rispetto agli anni passati senza domandarsi se le presenze mordi e fuggi lasciano effettiavemnte qualcosa ad Assisi.
Serve programmazione, eventi, promozione mirata e finalizzata a migliorare il grado turistico assisisano, ormai ai minimi storici.
Ah, non mi parlate di “tassa di ingresso” proposta dalla Lega, altra assurdità controproducente.
Ad Assisi serve QUALITA’ di accoglienza.
… ma tanto la gente verrà comunque ad Assisi.
Non saranno forse 6 milioni, ma 5,5 milioni (comunque) verranno lo stesso.
E la gran parte dei turisti, eventi o non eventi, viene per andare a vedere la Basilica.
Proprio questo pensiero errato ci sta portando nel baratro