Assisi, quattro giorni dedicati alla borsa del turismo religioso

Assisi, quattro giorni dedicati alla borsa del turismo religioso

Assisi, quattro giorni dedicati alla borsa del turismo religioso. Assisi città simbolo di un turismo religioso in cammino verso la cultura, l’arte, l’ambiente e la condivisione delle esperienze.

In un mondo sempre più globale – la  Borsa del Turismo Religioso Internazionale (www.btri.it/programma) calcola che nel mondo i flussi del turismo religioso sono in crescita – la città di san Francesco si propone come meta per milioni di persone.

Perchè visitare Assisi

Le motivazioni della scelta di visitare Assisi possono essere varie: da una parte il contenuto di fede e il valore mistico dell’esperienza in una città in cui la spiritualità è la cifra distintiva; dall’altra le marcate connotazioni culturali e artistiche della Città, vissute con un approccio laico.

Per questo, l’amministrazione comunale di Assisi è onorata di ospitare quest’anno, dal 24 al 27 novembre, la BTRI, la Borsa del Turismo Religioso Internazionale, per un appuntamento che ha l’ambizione di espandere questo mercato. L’obiettivo è quello di intercettare i flussi turistici mondiali, offrendo un’esperienza che sia, allo stesso tempo, religiosa e morale, artistica e culturale, spirituale e ambientale.

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Nel corso della conferenza stampa di presentazione, tenutasi a Roma nella sede dell’ENIT (l’Agenzia Nazionale del Turismo), è stata anche presentata la Assisi Welcome Card, una tessera gratuita che è distribuita dalle strutture ricettive e viene data ai turisti che soggiornano almeno una notte in tutte le strutture di Assisi, centro storico e frazioni: grazie a questo progetto, fortemente voluto e sostenuto dall’amministrazione comunale, si potrà usufruire di sconti e servizi negli esercizi commerciali aderenti al circuito (identificati con un logo della card in vetrina).

“Siamo lieti di patrocinare un evento – ha dichiarato il sindaco, Stefania Proietti – che serve a sviluppare un business etico, a creare relazioni tra i vari player del settore, a contribuire alla diffusione della conoscenza di un settore in continua evoluzione. Ospitare la borsa del turismo religioso internazionale è per Assisi una grande occasione: la Città serafica è meta prediletta di visitatori attratti dalla vita, dalla storia, dalla santità di San Francesco e di Santa Chiara, e può diventare il luogo ideale dove si incontrano e dialogano i sistemi e le filiere dell’accoglienza rivolta al turismo religioso.

Vogliamo rendere sempre più viva e vera l’esperienza del vivere la Città: chi sceglie di visitare Assisi lo fa non solo per le bellezze naturali ed artistiche, ma soprattutto per quel valore aggiunto che il luogo di vita e di santità di personalità così grandi può dare. Da questo palcoscenico, da anni all’attenzione degli addetti ai lavori e non solo, si potranno lanciare nuovi percorsi ed idee per i pellegrinaggi e il turismo religioso, all’insegna della sostenibilità e della riscoperta di se stessi e di valori fondanti, come la sostenibilità ambientale, i green pilgrimages e i Cammini”.

7 Commenti

  1. Ma che iella! Proprio nel giorno dei festeggiamenti riguardanti il meeting sul turismo religioso della BTRI, dove si enfatizza la crescita mondiale di questo settore, apprendiamo con sconcerto che il Papa …. Si! Papa Francesco vuol vendere chiese ed edifici religiosi che in gran parte nessuno più utilizza. Questa è l’indicazione che ha dato il summit delle 23 conferenze episcopali riunite alla Gregoriana su iniziativa del cardinale Gianfranco Ravasi. Ma allora a chi dobbiamo credere? Abbiamo imparato che quando “parla” la CEI non è mai per caso. Pertanto, cari amministratori, vi suggerirei di contenervi nelle aspettative di trionfi annunciati e di lavorare un po’ più per una società che è sempre più secolarizzata cosa di cui Assisi ha estremo bisogno. Insomma ….. meno preghiere più infrastrutture!

  2. Adesso interverrà migliosi spiegandoti tutto. Chissà perché solo lui e sempre lui. Gli amministratori non esistono. Nessuno commenta e nessuno risponde ai commenti. Alla faccia del confronto. Amano solo chi “è allineato” e non si permette di criticare. In due anni e mezzo mai sentita una voce alzarsi contro una decisione o scelta non condivisa. Ne assessori ne consiglieri. Ora mi diranno che tutte le scelte sono condivise. Peccato che sono tanti anni ormai che non credo più alle favole!!!!

  3. Si; credo che ignorare le opinioni altrui non sia il giusto comportamento anche perché i lettori (cittadini) capiscono perfettamente quando le critiche non sono strumentali. Pertanto il silenzio è percepito come un’ammissione di colpa o se volete di inefficienza, sicuramente distacco e menefreghismo alle preoccupazioni dei cittadini.

    • Egregi.
      dopo aver detto la mia in alcune circostanze , sono stato bersagliato da insulti di ogni genere via mail: vaffa…figlio di…ecc.E’ questo il confronto da voi richiesto?

  4. Naturalmente no! Avrei preferito un tuo intervento nel merito della questione invece di “piagnucolare” come uno scolaretto. Personalmente non ho mai ricevuto insulti né ne ho mai fatti; tutt’al più mi cimento spesso in una sana ironia quella sì. Ma l’ho anche subita. Molto peggio i nostri politici in tutt’altre faccende affaccendati ….. Non hanno tempo da dedicare alla plebe!

  5. Condivido appieno il pensiero di camillo benso e condanno chi invece di confrontarsi e dialogare insulta. Però caro Re dovresti dire chi perché altrimenti così sembra che l’accusa è rivolta a camillo ed il sottoscritto che non mi sembra si siano mai permessi di scendere a certi livelli. Grazie…

  6. Chi e perchè non mi è dato sapere causa mail sconosciuti. Lungi da me accusare qualcuno in particolare.Ho solo voluto far presente. Approfitto per chiedere: questa amministrazione ha fatto qualche cosa di utile per la città e soprattutto per la collettività? Se si, per coerenza e serietà, andrebbe pubblicamente riconosciuto soprattutto per rispetto di chi(il sindaco)dedica il suo tempo,senza limiti,per il bene di Assisi.
    Serene festività a tutti.

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