Mense scolastiche, Assessore Morosi, ottimizzazione dei costi a sostegno delle famiglie

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Serena Morosi

L’Amministrazione Comunale della Città di Assisi, nella persona dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Serena Morosi, spiega le motivazioni circa la decisione di ottimizzare i punti di produzione gastronomica finalizzati alla distribuzione dei pasti presso le mense scolastiche delle scuole del territorio, garantendo all’utenza un’invariata, se non migliorata, qualità del servizio.

“Come oramai noto, il contesto economico del nostro Paese sta mettendo le amministrazioni comunali nelle condizioni di dover ottimizzare le risorse economiche a disposizione” spiega l’Assessore Morosi “che non equivale a dire che i servizi rivolti ai cittadini subiscano riduzioni nel numero o nella qualità dei servizi, ma piuttosto che, dove possibile, il comune è chiamato a trovare soluzioni alternative, seguendo lo spirito del buon padre di famiglia.

Nel caso specifico, si è deciso di interrompere l’attività presso tre centri di cottura, nella fattispecie quelli della scuola primaria “Frondini”, della scuola d’infanzia “Siena” e della scuola d’infanzia “Fratello Sole”, le cui mense, tuttavia, verranno fornite rispettivamente dai centri di cottura già esistenti e operativi della scuola primaria “Giovanni XXIII, della scuola d’infanzia “Trancanelli” e della scuola d’infanzia “Rinascita”.

Il cambiamento non comporterà alcuna variazione rispetto alla tipologia, né alla qualità del servizio” specifica l’Assessore Morosi “in quanto le tempistiche di distribuzione dei pasti rimarranno invariate, il menù continuerà a essere realizzato con prodotti esclusivamente biologici e rispondente alle direttive predisposte dalla Dietologia della ASL 1 e tutto il personale finora operante presso i centri di cottura soppressi verrà completamente reintegrato presso gli altri centri adibiti.

Inoltre, come avviene oramai da dieci anni nel territorio comunale di Assisi, anche per l’anno scolastico 2014/ 2015 nessuna tariffa relativa alle mense scolastiche verrà aumentata, nell’ottica di sostenere quanto più possibile le famiglie nell’arduo compito di istruire le nuove generazioni.

Piuttosto, i tre locali sgombrati torneranno a disposizione dei rispettivi plessi scolastici, sempre bisognosi di nuovi spazi in relazione all’incremento costante del numero delle iscrizioni scolastiche”.

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