Assisi: Nuovo piano regolatore generale: la fase partecipativa é finita da due anni

Piazza-del-Comune-AssisiASSISI – La fase partecipativa relativa al nuovo Piano Regolatore Generale (PRG) “parte strutturale” é finita da oltre due anni. Vi hanno partecipato oltre 2400,fra cittadini e tecnici (in quattro serie di assemblee nel territorio, per un totale di 48 riunioni) con 424 osservazioni già esaminate dalla Commissione Consiliare e dal Consiglio Comunale (che, in questa fase, ha esaurito tutte le approvazioni richieste dalla norma). L’istruttoria in Conferenza Istituzionale, per i pareri di legge sovra comunali (in particolare della Provincia per la verifica di compatibilità sul PTCP Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), é in fase conclusiva e il piano, a oggi, mantenendo sostanzialmente intatti i “perimetri strategici definiti”, rientra nei limiti, planimetrici e volumetrici, richiesti dalle norme urbanistiche. Appare quindi, fuori tempo e fuori contesto amministrativo, la richiesta, di una parte dell’opposizione, di ulteriori fasi partecipative o “indirizzi” del Consiglio Comunale (o Consigli aperti) che ha già deliberato in materia (nelle forme rituali).

Conclusa la “conferenza istituzionale in corso”, citano il Sindaco di Assisi Claudio Ricci e l’Assessore all’Urbanistica Moreno Fortini, il Consiglio Comunale sarà chiamato (in autunno) all’approvazione definitiva del PRG “parte strutturale”. Successivamente, dopo una nuova serie di incontri partecipativi nel territorio, il Consiglio Comunale dovrà approvare (in adozione) il “piano operativo” (il nome “operativo” indica che, nei limiti e all’interno dei perimetri indicati dal “piano strutturale”, si andranno ad indicare le previsioni particolari di zona).
Appare quindi solo “strumentale”, e non procedurale, la richiesta di un Consiglio Comunale aperto in quanto, come indicano i numeri e il quadro legislativo, la fase partecipativa é finita (sulla parte strutturale) e per la parte operativa cittadini e associazioni, oltre che il Consiglio Comunale, avranno tutto il tempo e gli strumenti di legge per formulare “indicazioni e osservazioni”.

L’Amministrazione Comunale va “avanti decisa verso l’approvazione” di una strumento urbanistico che coniuga sviluppo e tutela (mantenute tutte le zone di protezione – “buffer” – ed anzi sono stati aggiunti nuovi coni di vista a protezione del paesaggio, il piano di gestione del sito UNESCO e le linee guida di restauro del paesaggio) nonché rende lo strumento più flessibile riducendo i tempi di rilascio delle autorizzazioni.
Per quanto attiene all’interpellanza parlamentare la stessa include dati e riferimenti “non rispondenti ai dati reali” sui quali il Comune di Assisi ha preparato una “relazione tecnica” (anche utile per le contro deduzioni e le tutele legali doverose) ricordando che il parlamento é “incompetente in materia urbanistica” (la competenza, nell’indirizzo, viene riservata solo ai Comuni) e il Comune di Assisi ha già recepito “tutti i vincoli a protezione del paesaggio” imposti, doverosamente, dai livelli nazionali, regionali, provinciali e territoriali (Foto Vaccai: una armonica e ampiamente tutelata pianura del territorio vista dal Centro Storico).

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