Assisi ricorda i due giudici eroi, Falcone e Borsellino

Assisi ricorda i due giudici eroi, Falcone e Borsellino

Assisi ricorda i due giudici eroi, Falcone e Borsellino

la nazione‘Segni’ di legalità. Da una delle finestre del palazzo comunale (nella foto) è stato esposto il lenzuolo bianco realizzato dalla Fondazione Falcone e dal Ministero dell’Istruzione in ricordo di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, i giudici eroi.

Un lenzuolo contro la mafia per non dimenticare, un messaggio simbolico da Assisi, città della pace e della legalità. Nello stesso giorno è stato inaugurato un parcheggio a Rivotorto che è stato intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i due magistrati vittime della mafia 29 anni fa.

Presente alla cerimonia, oltre al sindaco Stefania Proietti, il magistrato Fausto Cardella che ha indagato sulle stragi di Capaci e via D’Amelio e che oggi è presidente della Fondazione antiusura e supervisore della legalità dei cantieri della ricostruzione del centro Italia.

LEGGI ANCHE – Assisi è stato il primo Comune umbro ad aderire alla Giornata nazionale del Sollievo

«Ci sono due modi per ricordare le persone che hanno dato il tributo della propria vita alla legalità, alla Repubblica – ha sottolineato il dottor Cardella -. Uno di parole, di dichiarazioni, che come è noto sono come il vento. L’altro è quello delle opere, dei fatti, come questo parcheggio e questa targa visibile ai grandi e ai ragazzi che ogni volta che leggeranno i due nomi ricorderanno la loro storia, il loro sacrificio. Così l’insegnamento continuerà e vivrà al di là delle parole».

«Una decisione unanime a dimostrazione che, indipendentemente dalle posizioni, bisogna essere tutti schierati contro l’illegalità, la criminalità organizzata, la mafia – ha rilevato il sindaco Proietti -. Una scelta da consegnare alle nuove generazioni perché ai nostri giovani dobbiamo insegnare il valore della memoria, abbiamo il dovere di far conoscere e trasmettere messaggi e modelli positivi come quelli di Falcone e Borsellino che sono stati massacrati da Cosa Nostra per aver provato a combatterla».

S.F.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*