Lampada Pace, Sindaco Proietti regala olivo a Re Giordania e Merkel

Lampada Pace, Sindaco Proietti regala olivo a Re Giordania e Merkel

Due momenti particolari, densi di emozione, hanno caratterizzato la giornata della cerimonia di consegna della lampada della pace che si è svolta questa mattina nel Sacro Convento di Assisi. Il sindaco Stefania Proietti ha consegnato prima al Re di Giordania, Sua Maestà il Re Abdullah II inb Al Hussein, accompagnato dalla regina Rania, e poi al cancelliere della Germania Angela Merkel, un dono di grande significato.  Nelle mani dei due capi di Stato il primo cittadino della Città Serafica ha regalato un ramoscello di olivo, rivestito in argento puro e parte di una vera pianta di ulivo dell’Umbria, che rappresenta simbolicamente il messaggio di pace da diffondere nel mondo. Durante la consegna dei doni, il sindaco di Assisi ha invitato sia il Re che il cancelliere a tornare nella città della pace, città che è nota nel mondo per l’accoglienza e la fraternità.

I ramoscelli sono stati realizzati da Vera Bazzoffia, Orafa in Assisi dal 1980

8 Commenti

  1. UNA PIAZZA DI SCORTA

    La piazza inferiore di San Francesco è un ottimo spazio di manovra e di disimpegno per le scorte delle autorità di mezzo mondo invitate dai Conventuali agli incontri planetari sulla pace.
    Libera dalla folla, opportunamente e comodamente ospitata come “pubblico” nella Cappella Sistina della Basilica superiore, la piazza inferiore garantisce un’ operatività alle scorte e una efficacia alla sicurezza ben studiate, alle quali si aggiunge la logistica dirottata dentro il Sacro convento, salendo dalla Piaggia di Ponte San Vittorino.
    L’abbiamo visto con i Reali di Giordania, lo rivedremo il prossimo anno, quando, chissà, a ricevere l’ampolla-lampada sarà magari Greta Thunberg!
    Però, ogni volta di più colpisce il vuoto di folla e di eventi che, quando ci sono i ricevimenti dei Conventuali, si scarica sulla città, blindata come occorre e silenziosa e deserta più che mai.
    Quest’anno, mi pare, neppure una passeggiatina fuori programma, in città, di Angela Merkel o della ben più piacevole consorte del sovrano Abdullah II!
    E quella piazza inferiore, invece, continua a preoccupare la gente (seppure poca) di Assisi!
    Che cosa se ne sa di quel finanziamento per scavare nel sottosuolo e renderlo ancora più un mega centro per il marketing, forse, dei Conventuali?
    Che cosa se ne sa delle promesse rivelazioni sull’Hotel Subasio, bene pubblico che si affaccia proprio sulla piazza?
    Che cosa impedisce alla città di organizzare, essa, non i Conventuali, un grande evento, un concerto estivo, sulla piazza?
    Universo, no?, dovrebbe essere ormai alle porte!

  2. Pienamente d’accordo con Terzetti aggiungerei alle “rivendicazioni” quella della piazza superiore (il prato) scippata agli assisani senza poter minimamente interferire con detta decisione; E perdipiu mortificata dalla presenza della cosiddetta statua del pellegrino posizionata in questo prestigioso luogo senza alcun motivo apparente.

  3. Un commento positivo per un evento di questa portata, no eh?
    Altre città se lo sognano e, forse, gli assisani non se lo meritano.

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