Se sei vittima di stalking o violenza chiama 1522, proposta Pd ok ad Assisi

Voto unanime per la mozione proposta ed elaborata dal Partito Democratico di Assisi

Se sei vittima di stalking o violenza chiama 1522, proposta Pd ok ad Assisi

Se sei vittima di stalking o violenza chiama 1522, proposta Pd ok ad Assisi

È passata al vaglio del Consiglio Comunale con voto unanime la mozione proposta ed elaborata dal Partito Democratico di Assisi, sottoscritta anche da Assisi Domani Movimento 5 Stelle, che porterà all’apposizione sugli scontrini della farmacia comunale di Assisi la frase “Se sei vittima di stalking o violenza chiama il 1522”. Una mozione già approvata in tantissimi comuni d’Italia che rappresenta un significativo gesto di sensibilizzazione nei confronti di tutte quelle persone vittime di violenza domestica e di genere.

I dati che emergono dall’analisi condotta dall’Istat in Umbria notificano un notevole aumento delle chiamate al 1522 (numero gratuito di pubblica utilità per le vittime di violenza e stalking attivo tutto l’anno 24h al giorno) nel corso del 2020 rispetto al 2019, dato inasprito in particolare tra marzo e giugno considerato come conseguenza indiretta dell’emergenza coronavirus. In questo periodo nel 2020 sono state 64 le donne vittime di violenza (+26 rispetto al 2019) mentre le chiamate al numero verde 125 (+42 rispetto al 2019).

Le istituzioni hanno il dovere di fare la loro parte, soprattutto agevolare le potenziali vittime nella richiesta di aiuto, notoriamente la fase più complessa da affrontare dal punto di vista psicologico. Gli effetti di questa campagna sono già stati verificati in particolare in alcuni comuni della Toscana dove le farmacie comunali sono già divenute luogo di riferimento per le donne vittime di violenza o stalking.

L’obiettivo del Partito Democratico di Assisi è quello di stimolare la diffusione di questo strumento di prevenzione anche nelle attività commerciali di altro genere. È necessario utilizzare qualsiasi metodo a nostra disposizione per combattere una piaga che purtroppo è viva e diffusa in situazioni anche insospettabili. La paura e la vergogna rappresentano un blocco psicologico che può sembrare insuperabile ma attraverso una comunicazione costante ed efficace si può aprire una finestra di speranza e di sostegno.

La mozione è stata presentata in Consiglio Comunale dal consigliere del Partito Democratico Barbara Chianella, principale sostenitrice del provvedimento, e ha accolto il consenso di tutti gli intervenuti fino alla votazione che ha confermato l’unanimità del consesso (ad onore di cronaca l’unico “non firmatario” della mozione presente alla seduta in quel momento era il consigliere Ivano Bocchini). Accolta inoltre la piccola modifica proposta dall’assessore Veronica Cavallucci che porterà all’aggiunta sulla dicitura del numero 3276846430 (rete delle donne antiviolenza onlus).

Così Donatella Casciarri, Presidente del Consiglio Comunale membro del Partito Democratico: “Il tema della violenza domestica e di genere, violenza non solo fisica, sessuale, ma anche psicologica, economica, fatta di coercizione o arbitraria privazione della libertà sia nella vita pubblica che nella vita privata, con la crisi pandemica da covid-19 che ha investito la nostra città, la nostra nazione e il mondo intero, e che ha costretto in particolare le donne a rischio violenza ad essere per più tempo vicino ai propri aggressori ed ha inoltre acuito le difficoltà economiche di chi era già in difficoltà, tanto da rendere impossibile una qualsiasi possibilità di staccarsi in autonomia dal proprio nucleo familiare, troppo spesso luogo di costrizioni e violenza, ci ha motivato a promuovere una mozione in consiglio comunale a sostegno di tutte le vittime. È stato un momento importante per analizzare numeri preoccupanti di un fenomeno che solo un cambiamento culturale profondo potrà azzerare.

Il cammino da percorrere è ancora lungo per far sì che la diversità di genere diventi una opportunità e che la politica si impegni a sviluppare una società che offra tutti i servizi necessari affinché le famiglie abbiano il supporto necessario affinché le donne non si debbano trovare nella difficile decisione di scegliere tra la propria crescita culturale e professionale o mettersi a disposizione della propria famiglia, in quanto troppo spesso la mancanza di autonomia economica è anche motivo di sottomissione a violenze di vario genere.

Un grazie a tutti coloro che hanno votato a favore della mozione che chiedeva l’impegno della giunta e del consiglio a farsi promotori di un piccolo gesto, ma significativo per dare un supporto concreto a questa battaglia.”

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